Roma, 6 marzo 2006

Giorgio De Biasi Presidente del SAP in quiescenza

Un tessera di speranza

Da alcuni giorni il nostro Presidente, Giorgio De Biasi, è in pensione. Sessant’anni ben portati per l’amico Giorgio che nel 1977 è stato uno dei fondatori del Sindacato Autonomo di Polizia e che per anni, nella nostra Organizzazione, ha avuto il ruolo di Segretario Generale Aggiunto, fino alla carica di Presidente. De Biasi ha scritto una parte importante della storia del Sap e ha vissuto le mille battaglie che in questi 25 anni di esistenza del primo sindacato autonomo della Polizia hanno fatto progredire e crescere l’Italia, i poliziotti e la Polizia in efficienza e democrazia. Battaglie portate sempre avanti con grande onestà intellettuale e con piglio istituzionale. Per noi, è e resterà sempre in servizio permanente effettivo. Pubblichiamo, di seguito, una sua lettera. Grazie, Presidente!

UNA TESSERA DI SPERANZA

Dal primo giorno del mese di marzo, dopo avere oltrepassato di pochissimo il 60° anno di età, ho lasciato il servizio, varcando la soglia di una nuova esperienza: quella della pensione.

Consegnerò la divisa e tutto quello che appartiene alla Polizia di Stato ma non riconsegnerò, al mio Segretario Provinciale, la tessera del S.A.P. semplicemente perché non è mai stata, per me come per tanti, un semplice oggetto.

Quella tessera è un’idea, un sentimento, un pensiero, una speranza a cui non intendo rinunciare. Certo. Non sarò più il Vostro Presidente ma resterò sempre e con tutto il mio cuore, un iscritto al SAP.

Questo SAP. Questa bandiera che da oltre 30 anni sventola sull’unità, sull’imparzialità e sull’integrità della Polizia.

Questa idea che assicurando in quel lontano 1981 l’autonomia sindacale garantisce oggi più di ieri la libertà di tutti.

Questo SAP che a distanza di anni ha saputo raggiungere quello che io definisco il più grande risultato dalla riforma in poi. L’abbandono dei livelli retributivi del pubblico impiego e l’ingresso nel nuovo sistema retributivo. Grande e storica vittoria quest’ultima ascrivibile alla grande preparazione ed alla caparbietà di una Segreteria Generale a cui deve esserne riconosciuto il merito.

In mezzo a questi due grandi successi troviamo la fatica quotidiana del Segretari di Sezione, delle Segreterie, dei Consigli Provinciali e Regionali, dell’Esecutivo Nazionale, del Consiglio Nazionale e, non ultima della Segreteria Generale. Tante persone che lavorano con passione per risolvere i problemi di tutti i giorni.

Di fronte a questo sindacato, al mio Vice Presidente, al Collegio Nazionale del Probiviri, al Collegio Nazionale dei Sindaci ed a tutti gli iscritti, io mi inchino per ringraziare tutti e per inviare a tutti questo breve saluto.

Al mio Segretario Generale Filippo Saltamartini ed alla Segreteria Generale un forte abbraccio assieme alla mia disponibilità ad essere utile.

Nel momento in cui pago "la moneta del distacco" mi sento di poter affermare che il SAP è stato per me una speranza, una certezza, un impegno. Un impegno che spero di avere onorato.

Giorgio De Biasi - Presidente del S.A.P.

Legittima difesa in Gazzetta Ufficiale

Sarà in vigore dal prossimo 17 marzo la legge 13 febbraio 2006, n. 59, di modifica dell’art. 52 c.p. sulle legittima difesa. La legge è infatti stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2 marzo scorso.

Qui di seguito se ne riporta il testo:

LEGGE 13 febbraio 2006, n.59

Modifica all'articolo 52 del codice penale in materia di diritto all'autotutela in un privato domicilio. (GU n. 51 del 2-3-2006)

testo in vigore dal: 17-3-2006

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Promulga

la seguente legge:

Art. 1.

Diritto all'autotutela in un privato domicilio

1. All'articolo 52 del codice penale sono aggiunti i seguenti commi:

«Nei casi previsti dall'articolo 614, primo e secondo comma, sussiste il rapporto di proporzione di cui al primo comma del presente articolo se taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere:

a) la propria o la altrui incolumita':

b) i beni propri o altrui, quando non vi e' desistenza e vi e'pericolo d'aggressione.

La disposizione di cui al secondo comma si applica anche nel caso in cui il fatto sia avvenuto all'interno di ogni altro luogo ove venga esercitata un'attivita' commerciale, professionale o imprenditoriale». (…)

La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sara' inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. (…)

Indennità di trasferta

E’ in vigore dal primo marzo la legge 23 febbraio 2006, n. 51 di conversione del decreto legge 30 dicembre 2005, n. 273 recante: «Definizione e proroga di termini, nonché conseguenti disposizioni urgenti. Proroga di termini relativi all'esercizio di deleghe legislative» pubblicata sulla G.U. n. 49 del 28-2-2006- Suppl. Ordinario n.47, che ha reintrodotto l’indennità di trasferta per il personale delle FF.AA. e delle FF.PP. soppressa dalla legge Finanziaria 2006.

Qui di seguito l’articolo di legge di nostro interesse, fortemente voluto dal Sap!

Art. 39-undetricies.

Indennita' di trasferta per le Forze armate e di polizia

(( 1. All'articolo 1, comma 213, della legge 23 dicembre 2005, n.266, le parole: «nonche' alle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare, ed in quelli di recepimento dello schema di concertazione per il personale delle Forze armate» sono soppresse.

2. All'articolo 1 della legge 23 dicembre 2005, n. 266, dopo il comma 213, e' inserito il seguente: «213-bis. Le disposizioni di cui al comma 213 non si applicano al personale delle Forze armate e di polizia, fermi restando gli ordinari stanziamenti di bilancio». ))

Ausiliari

La Gazzetta Ufficiale, nei giorni scorsi, ha pubblicato anche la legge 21 febbraio 2006, n. 49 di conversione del decreto legge 30 dicembre 2005, n. 272, recante misure urgenti per garantire la sicurezza ed i finanziamenti per le prossime Olimpiadi invernali, nonché la funzionalità dell'Amministrazione dell'interno, contenente la norma relativa all’assunzione degli Ausiliari. E’ in vigore dal 28 febbraio. Un’altra vittoria del Sap. Fatti, non parole.

In ricordo di Gianpaolo Tronci

E’ deceduto a Roma, qualche giorno fa, Gianpaolo Tronci, fondatore e Segretario Generale dell’USP. Gianpaolo è stato anche iscritto al SAP, prima di costituire la nuova Associazione.

Estroverso e combattivo noi vogliamo ricordarlo tra quanti, ebbero a cuore, le ragioni della smilitarizzazione e sindacalizzazione della Polizia. Alla moglie, ai figli e a tutti i dirigenti e iscritti dell’USP le più sentite condoglianze da parte di tutto il SAP.

Diritto allo studio

Il Dipartimento ha fornito al Sap una risposta relativa al diritto allo studio e alle Università telematiche. Pubblichiamo integralmente la nota ministeriale.

Roma 24 febbraio 2006 - Oggetto: Diritto allo Studio

Si fa riferimento alla nota n. 2981/24 di codesta O.S., datata 17 ottobre 2005, con la quale è stato posto il quesito volto ad ottenere chiarimenti nell’applicabilità del beneficio delle 150 ore per studio ai dipendenti iscritti alle università telematiche.

In particolare, tenuto conto della metodologia "e-learning" adottata da dette Università, basandosi sulla frequenza delle lezioni da casa attraverso supporti didattici ed audiovisivi, implica la difficoltà per gli studenti di attestarne l’avvenuto svolgimento, codesta O.S. ha chiesto di considerare l’opportunità che tali lezioni vengano assimilate a quelle ordinarie svolte nelle aule universitarie e che per comprovarne la frequenza venga considerata idonea l’autocertificazione.

Al riguardo, l’Ufficio Ordinamento e Contenzioso ha rappresentato che in primo luogo che, in base alla vigente normativa in materia di diritto allo studio, contenuta nell’art. 78 del D.P.R. N. 782/1985 e successive integrazioni e modificazioni ed esplicata nelle circolari della Direzione Centrale per le Risorse Umane n. 333-A/9802.B.B.5.5 e n. 333-A/9807.B.6, datate rispettivamente 7 aprile 2004 e 24 gennaio 2003, il personale della Polizia di Stato può fruire del beneficio di che trattasi per la frequenza di corsi finalizzati al conseguimento di un titolo di studio di scuola media superiore o universitario, nonché alla partecipazione a corsi di specializzazione post-universitario, o altri corsi istituiti presso le scuole pubbliche o parificate, ovvero, a corsi organizzati dagli Enti pubblici territoriali, finalizzati al conseguimento di un titolo di studio legale o di attestato professionale riconosciuto dall’ordinamento pubblico.

Peraltro giova ribadire il principio, precisato anche nella citata circolare, secondo cui l’utilizzazione delle 150 ore è subordinata all’assoluta necessità di assolvere agli impegni in questione soltanto durante gli orari di servizio.

Tenuto conto che i corsi c.d. "on line" si basano su una metodologia didattica nata proprio per far fronte alle più disparate esigenze personali, non implicando necessariamente lo svolgimento delle lezioni in orari tassativamente stabiliti ma consentendo, al contrario un ampio margine di personalizzazione dei programmi didattici da parte degli studenti, si ritiene che nel caso di specie non si riscontri il citato presupposto della concomitanza fra l’orario delle lezioni e l’orario di servizi e venga meno, di conseguenza, anche la possibilità di concedere i permessi studio per frequentarle.

Diversamente, potranno essere concesse le quattro giornate immediatamente precedenti gli esami da sostenersi, solo se si tratti di esami "in senso stretto" che assumono rilievo formale nel percorso didattico dello studente e non già semplici verifiche, colloqui periodici ecc., per i quali, invece, potranno essere chiesti dei semplici permessi studio orari: in ogni caso, il dipendente dovrà comprovare, con idonea documentazione di aver usufruito di detti benefici.

Si ritiene, infine, che possano essere considerate alla stregua delle lezioni orali che si svolgono nelle aule e dar titolo alla fruizione di permessi studio, quelle frequentate in "teleconferenza", sempreché tuttavia venga comprovata l’assoluta coincidenza dell’orario di svolgimento con quello di servizio.

 

Anche per attestare l’avvenuta frequenza di tali ultime tipologie di lezioni, lo studente dovrà produrre idonea documentazione.

8 Marzo, Festa della Donna nel segno delle pari opportunità

La Festa della Donna, per il Sindacato Autonomo di Polizia, non è e non deve essere un rito fine a se stesso, fatto di mimose ed omaggi.

Il Sap, 365 giorni su 365, è impegnato nella tutela delle operatrici di Polizia per affermare pari diritti e pari condizioni, per contrastare discriminazioni ed abusi.

La tutela della famiglia e della maternità sono al centro della nostra azione sindacale.

L’impegno del Sap è forte sia sul territorio sia a livello centrale, con il Comitato Pari Opportunità del Dipartimento del quale fa parte Angela Vergallo, Segretario Provinciale di Vibo Valentia.

Molto è stato fatto, tanto ancora dev’es-sere fatto.

E’ questo il modo migliore per festeggiare, veramente, le donne.

G8, la Giustizia fa il suo corso

Cadono le accuse per 120 poliziotti, medici e dipendenti dell’ammini-strazione penitenziaria accusati di aver commesso violenze durante il G8 di Genova ed in particolare nei locali della Caserma di Bolzaneto.

Nei giorni scorsi, durante il processo che si sta svolgendo nel capoluogo ligure, il giudice per le indagini preliminari ha accolto 120 delle 126 richieste di archiviazione presentate dal pubblico ministero. Nella sostanza, molte testimonianze dei no global sono state ritenute inattendibili o, comunque, non sono stati trovati riscontri a determinate accuse che, per anni, hanno infangato senza motivo il nome della Polizia di Stato e delle Forze dell’Ordine.

La verità su Genova e sul G8, pian piano, verrà scritta.

Come il Sap ha sempre sostenuto.

No ai processi di piazza

Sui fatti di Sassuolo si è scritto molto in questi giorni.

Il Sap di Modena, assieme ad altre organizzazioni sindacali, contrasta qualunque tentativo di criminalizzazione delle Forze dell’Ordine e nei giorni scorsi ha posto all’attenzione dell’opinione pubblica il problema della sicurezza in quelle terre, sempre e comunque al fianco dei colleghi.

La Segreteria Generale del Sindacato Autonomo di Polizia, attraverso gli organi di informazione (si veda su www.sap-nazionale.org), ha individuato come priorità la necessità di un sistema giustizia che non può essere scaricato sul comparto sicurezza.

Circa 10.000 i procedimenti aperti contro appartenenti alle Forze dell’Ordine per presunti comportamenti illeciti durante il servizio.

Le condanne definitive, però, sono pari allo 0,04%. Una cifra che fa riflettere.

Pur condannando eventuali abusi, che non possono mai essere consentiti, il problema si pone soprattutto per la legislazione afferente gli stranieri e la loro identificazione, sovente difficoltosa o impossibile come ben sanno i colleghi impegnati sul campo. E da qui nascono i problemi.

Una soluzione dovrà essere al più presto trovata.

Il nuovo Parlamento non potrà perdere ulteriormente tempo.

Emanuele Petri e Nicola Calipari, Per non dimenticare

Il 2 marzo di tre anni fa, moriva tragicamente – vittima di una assurda azione terroristica – il Sovrintendente della Polizia di Stato Emanuele Petri, Medaglia d’Oro al Valor Civile.

Un Eroe che non dobbiamo, non possiamo e non vogliamo mai dimenticare.

E la Giustizia con la "G" maiuscola, almeno per una volta, non ha tradito le attese dei parenti, degli amici, dei colleghi e di tutti coloro che hanno a cuore il sereno e pacifico svolgimento della vita democratica nel nostro Paese.

Il destino ha infatti voluto che proprio lo scorso 2 marzo la terrorista brigatista che ha ucciso Emanuele sia stata condannata in via definitiva all’ergastolo. Giustizia è fatta!

§ § § § §

Questi primi giorni di marzo ci riportano ad un’altra tragedia che ha coinvolto un nostro valoroso collega. Nicola Calipari, Funzionario della Polizia di Stato in servizio al Sismi, è morto da Eroe lo scorso anno in Iraq, salvando la vita ad una giornalista.

Il suo ricordo rimane esempio di vita per noi tutti.

 

 

 

 

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