Dopo le elezioni, il testo di delega approvato dalla Camera sarà discusso dal Senato, ripartendo dal punto in cui la discussione si è interrotta.
Riordino, si ricomincia dal Senato
Si chiude con una parentesi il disegno di legge delega, sul Riordino delle Carriere delle Forze di Polizia delle Forze Armate. Parentesi che verrà riaperta al punto in cui si è chiusa, dopo le elezioni politiche. E non è affatto vero che si ricomincerà dall'inizio. Con l'approvazione della Camera dei Deputati, il disegno di legge continuerà nella prossima legislatura il suo iter parlamentare, partendo da dove il progetto si era interrotto. Dopo la riforma delle carriere del 2001, e le risorse che il SAP aveva reperito nella finanziaria 2004 con l'aumento delle accise sui tabacchi e sulle sigarette, pari a € 300 milioni, il progetto ha avuto il suo corso. Nonostante l'opposizione del sindacato unitario e delle altre piccole sigle, la LEGGE DELEGA è andata avanti. Avevano detto che non era stata neppure presentata. Che non sarebbe stata mai presentata e votata in commissione. Che non sarebbe stata approvata dalla Camera. Invece è al Senato e da lì ripartirà dopo le elezioni.
Vedremo chi avrà la maggioranza in Senato.
E constateremo chi davvero sosterrà questa legge che, a questo punto, dovrà essere approvata. Con o senza le modifiche che il Parlamento apporterà.
Potremo verificare, dopo le elezioni, quali saranno le forze politiche che sosterranno il nostro intervento. E, se dovesse vincere il centrosinistra, potremo constatare quante risorse aggiuntive saranno stanziate per i miglioramenti che i deputati del centrosinistra avevano indicato alla Camera.
Noi siamo davvero soddisfatti di aver costretto tutti ad inseguirci. A parlare del progetto del SAP, perché senza questo progetto non ci sarebbe davvero nulla. Ci piace sottolineare che alcuni sindacatini dicono oggi che faranno, proporranno, miglioreranno etc.
Dal 14 maggio del 2002 ad oggi non hanno fatto nulla. Hanno solo saputo dire che quel testo non andava bene. Ma quel testo è una legge delega, un provvedimento, cioè, che deve essere articolato all'interno di un decreto legislativo. E prima di emanare questo decreto legislativo, è prevista l'audizione dei sindacati, dei COCER e delle Commissioni parlamentari.
Nonostante tutto, è palese il revirement del sindacato unitario. Oggi si è dichiarato non più contrario a un riordino, come invece aveva fatto a Palazzo Chigi al DPEF ed all’audizione per la Finanziaria.
Hanno cambiato tutti idea, anche se oggi tentano di nasconderlo. Con argomentazioni speciose varie, che dimostrano in modo inequivocabile la loro totale inidoneità a sostenere gli interessi di una categoria particolare come quella delle Forze di Polizia.
Si sono opposti, quindi, in via del tutto pregiudizievole alla RIFORMA.
In realtà, molto lontani dagli interessi e dai bisogni dei poliziotti, si sono opposti al SAP.
Lo ripetiamo ancora una volta. Sono gli stessi che hanno firmato i contratti vergognosi da Lit 18.000, pari al tasso di inflazione programmata. Sono gli stessi che non sanno neppure che cosa significhi la parola "riparametrazione" e che cosa significhi lo "sganciamento dal pubblico impiego" attraverso i quali abbiamo dato una maggiore dignità retributiva alla nostre prestazioni.
Gli altri sanno solo lottare contro il SAP. Criticare il SAP, punto.
Prima hanno detto che mancava la copertura. Che c'era solo il 10% del costo del Riordino, poi hanno chiesto di mettere le risorse già stanziate sul Contratto.
Ma tutto questo nasconde l’estremo pregiudizio di non essere stati in grado di dare una conformazione sindacale alle loro sigle. E tutto questo è testimoniato dai molti dirigenti di altri Sindacati che stanno passando al SAP.
Delle vere e proprie sorprese che testimoniano la nostra forza e la nostra coerenza.
Gli altri, in tutti questi anni che vanno dalla sigla del Contratto 2002-2003, non hanno mosso un dito per sostenere il Riordino che, adesso, vogliono modificare. Il testo era lì alla Camera e adesso al Senato. Hanno solo saputo protestare "contro", nella speranza di un futuro migliore. Non erano con noi con lo sciopero di Ferragosto, non si sono mai preoccupati del finanziamento perché si stava meglio sotto il lettino di spiaggia.
In alcuni comunicati la contraddizione dell’armata brancaleone. Alcuni hanno detto che nessuno voleva il riordino. Poi hanno fatto retromarcia, sostenendo che andava modificato. Quindi hanno organizzato la manifestazione davanti alla Camera, nel corso della quale hanno ottenuto l'approvazione di un ramo del Parlamento.
Adesso cantano vittoria semplicemente perché il tutto è stato sospeso. Non cestinato. Come se fossero diventati un ramo del Parlamento. Non hanno mai denunciato la gravissima sperequazione retributiva e funzionale degli Agenti, dei Sovrintendenti, degli Ispettori e dei Funzionari.
Dal resoconto di mercoledì 8 febbraio del Senato, che riportiamo integralmente, si potrà constatare quali sono le ragioni del rinvio. Non certo ragioni di merito, né di finanziamento, ma solo l'esigenza di avere più tempo a disposizione per verificare i contenuti della delega.
Noi ringraziamo, in ogni caso, i parlamentari che hanno chiesto la calendarizzazione.
Ma sorge evidente il problema della rappresentanza sociale delle Istituzioni e della responsabilità politica dell'attuale maggioranza di Governo che, attraverso la giustificazione alla procrastinazione che è venuta dalla contestazione mossa dai sindacati confederali, non ha portato, comunque, a termine la legge delega predisposta dagli uffici legislativi di 5 Corpi di Polizia e di 3 Forze Armate.
Noi non abbiamo voluto sciupare questa occasione, perché la Riforma del 1995 fu varata dopo 3 anni e 9 mesi dall’approvazione della delega legislativa. Nessuno può immaginare che gli Agenti siano sottoposti ai cucinieri per altri 4 anni, così come oggi gli Ispettori apicali non potranno ancora dipendere dagli ex Segretari amministrativi.
Ancora una volta, in questa vicenda, la Commissione Difesa interviene sulle carriere e sulla formazione delle Forze di Polizia. Fummo i primi a registrare una Petizione al Senato per la costituzione della Commissione Interni. Anche su questo punto gli altri ci hanno seguito pure se, per amore di verità, l’idea fu per la prima volta lanciata dall’On. Franco Forleo.
L'idea del Riordino è sostenuta dal SAP sin dal 1996. Il primo disegno di legge, a firma degli onorevoli Battaglia e Rodeghiero, postulava gli stessi principi che, oggi, la legge delega prefigura per il personale di base, per i Sovrintendenti, per gli Ispettori e per i Funzionari.
Altri progetti che abbiano varcato l’approvazione parlamentare non ne conosciamo. Non sappiamo se farli ricercare da "Chi l’ha visto?" o se siano stati discussi nelle cantine delle Questure. Di certo non hanno mai avuto la dignità di essere sostenuti ed approvati così come è, per converso avvenuto, per le nostre rivendicazioni.
Nel 1999 non sottoscrivemmo il Contratto perché la legge sui parametri non era finanziata. Gli altri invece dissero che era giusto così. A parti invertite, si ripete lo stesso duello che portò alla costituzione del Sindacato unitario e del Sindacato autonomo, all’ indomani della Riforma di Polizia.
Non parliamo, naturalmente, degli altri sindacati, i quali com'è noto, sono di gran lunga minoritari e marginali. Nati e cresciuti in contesti sociali ancora in via di definizione, hanno fatto lo sforzo di mettersi all’ombra del Sindacato unitario che, ancora una volta, è stato capace di grande coerenza.
Naturalmente noi non condividiamo nulla della campagna contro il Riordino del Siulp, ma questo rilievo è importante per sottolineare l’inutilità di deleghe conferite a Sindacatini che hanno dimostrato semplicemente di non esistere.
Le loro giustificazioni, inoltre, non hanno alcun criterio di credibilità. Tre settimane fa, a palazzo Vidoni, hanno abbandonato il tavolo delle trattative sulle code contrattuali. Che significato può avere, per un sindacato, lasciare delle risorse disponibili e già stanziate, semplicemente per protestare. Non è forse possibile fare il Contratto e, contestualmente, esprimere il legittimo dissenso sul Riordino ?
Probabilmente, si doveva indicare agli iscritti ed ai tanti colleghi che sono con il SAP per il Riordino delle carriere, che il nemico era il SAP.
Noi ci stiamo battendo per un Riordino che, a regime, costerà € 900 milioni. Preghiamo tutti i nostri colleghi di ricordarsi di questa cifra. Perché potremo constatare presto che, probabilmente, il miglioramento alla delega che taluni sindacati postulano si potrà concretizzare in somme molto inferiori.
Quando sostengono che gli aumenti sono di poche decine di euro, noi vogliamo ricordare che le somme previste sono pari a quelle di un buon Contratto di lavoro.
Come abbiamo sopra ricordato, nella loro storia sindacale non hanno conquistato nulla. Non hanno mai lottato per nulla, salvo sostenere che si sono battuti. Ma noi non li abbiamo mai visti.
SENATO DELLA REPUBBLICA, MERCOLEDÌ 8 FEBBRAIO 2006 " PIROVANO (LP). Signor Presidente, constato che oggi si incrociano nuove alleanze. Vorrei richiamare l'attenzione dell'Assemblea su quanto dichiarato in Commissione bilancio dal senatore Morando proprio in riferimento alla segnalazione dell'opposizione fatta in questo momento in quest'Aula circa la palese mancanza di copertura del provvedimento che riguarda proprio la previdenza.
Desidero anche fare un appello all'Aula: vista questa rinnovata voglia di concludere velocemente l'esame di provvedimenti che sembrano tanto importanti, vorrei ricordarvi allora che dopo quattordici mesi di giacenza alla Camera dei deputati è finalmente arrivato da noi il provvedimento per il riordino dei ruoli delle forze di polizia e delle forze armate. Mi sembra che questo provvedimento sia molto più importante di quello sulle quote rosa che ci ha visti elargire concetti di verità e per il quale si è trovato un accordo praticamente unanime.
Chiedo dunque a quest'Aula di trovare un accordo unanime anche per quegli agenti della pubblica sicurezza, Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia di Stato, che rischiano la vita quotidianamente. Chiedo inoltre di richiamare il provvedimento dalla Commissione in Aula affinché si possa finalmente rendere giustizia agli agenti di polizia ed ai nostri soldati, cosa molto più importante che mettere a posto i contributi di chi per decenni non ha pagato quanto doveva pagare. (Applausi dal Gruppo LP).
CONTESTABILE (FI). Signor Presidente, ho ascoltato con rispetto ed attenzione quanto detto dal collega ed amico Pirovano, che ha ragione: è all'esame delle Commissioni riunite 4a e 1a un importante provvedimento sul riordino dei ruoli nei comparti sicurezza e difesa.
Questo provvedimento è stato presso la Camera per un anno e quattro mesi; a noi è arrivato alla fine della scorsa settimana. La Commissione doverosamente sta ascoltando i rappresentanti del comparto sicurezza e difesa con sedute anche notturne. È inutile nasconderci, però, il fatto che non saremo in grado, malgrado tutta la buona volontà, di approvare questo provvedimento. Ove mai la Conferenza dei Capigruppo decidesse di attrarre in Aula questo provvedimento, da parte mia non vi sarà alcuna opposizione. (Applausi dai Gruppi FI e LP).
PRESIDENTE. Il presidente Contestabile ha dato la risposta che avrei dato anch'io al senatore Pirovano, nel senso che è nella disponibilità della Conferenza dei Capigruppo.
TOFANI (AN). Domando di parlare.
TOFANI (AN). Signor Presidente, come Gruppo di Alleanza Nazionale siamo d'accordo affinché arrivi al più presto in Assemblea il provvedimento sul riordino delle carriere del comparto di pubblica sicurezza. Pertanto, anche noi sollecitiamo l'approvazione di questo provvedimento ritenendolo utile e necessario.
NIEDDU (DS-U). Domando di parlare.
NIEDDU (DS-U). Signor Presidente, sono note anche a chi parla le pressioni fatte in modo alquanto scorretto e inaccettabile - lo dico da rappresentante dell'opposizione - nei confronti del presidente della Commissione difesa, collega senatore Contestabile. Tali pressioni e attacchi inaccettabili sono stati rivolti pubblicamente e personalmente al Presidente della Commissione che, a detta di costoro, starebbe osteggiando il prosieguo dell'esame di un provvedimento che, dopo un anno e quattro mesi di esame da parte della Camera dei deputati, è all'esame del Senato della Repubblica esattamente da venerdì scorso.
A parte la dovuta solidarietà nei confronti del presidente Contestabile, non può sfuggire all'Assemblea che siamo di fronte ad una vera e propria aggressione ed intimidazione nei confronti dell'intera Assemblea del Senato. Infatti non si può pretendere che un provvedimento complesso, sul quale sono ancora in corso le audizioni da parte della Commissione, delle varie rappresentanze di Polizia, di ordinamento civile, e delle rappresentanze interforze militari, non si può pensare, del resto, che un provvedimento di tale natura, che ha avuto questo iter, possa essere licenziato in poche ore subendo pressioni inopportune ed inaccettabili, quali quelle che sono state rivolte al Presidente della Commissione pressioni che, in tal modo, verrebbero subite dall'intero Senato.
Si tratta di un provvedimento sul quale peraltro le posizioni delle rappresentanze del personale sono molto articolate e soltanto una parte ben individuata, quella che ha mosso le aggressioni testé dette, spinge perché il provvedimento sia licenziato così come è arrivato al Senato, senza un esame adeguato.
Signor Presidente, penso che in discussione non sia il provvedimento in sé, a questo punto, ma la dignità di quest'Assemblea. "
Ausiliari, convertito in legge il decreto
L‘8 febbraio scorso la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente la legge di conversione del decreto legge 30 dicembre 2005, n. 272, recante "Misure urgenti per garantire la sicurezza ed i finanziamenti per le prossime Olimpiadi invernali, nonché la funzionalità dell’Amministrazione dell’Interno. Disposizioni per favorire il recupero di tossicodipendenti recidivi".
Si tratta di un provvedimento fortemente voluto dal SAP e che prevede l’assunzione di nuovo personale della Polizia di Stato al fine di contrastare il crimine organizzato, il terrorismo interno ed internazionale, nonché per le esigenze connesse allo svolgimento delle Olimpiadi Torino 2006 e alla funzionalità dell’Amministrazione dell’Interno. E’ quanto contenuto nell’art. 1 del decreto legge 272/05 che è stato convertito in legge pressoché senza modifiche in questa parte. E’ stata dunque autorizzata l’assunzione, a decorrere dal gennaio 2006, fino a 1.115 Agenti ausiliari trattenuti della Polizia di Stato frequentatori del 61° e del 62° corso di allievo agente ausiliario di leva della Polizia di Stato.
Ancora una volta, grazie al SAP, centinaia di colleghi che correvano il rischio di tornare a casa, sono stati confermati nel loro ruolo di difensori della legge.
La stessa legge di conversione ha introdotto l’art. 497-ter del codice penale che prevede l’applicazione delle pene di cui al precedente art. 497-bis a chiunque illecitamente detiene, fabbrica o forma segni distintivi, contrassegni o documenti di identificazione in uso ai Corpi di polizia. Importanti novità anche in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, con modifiche del relativo T.U., il dPR 309/90.
Indennità missione
Il Sap lo aveva detto e scritto nelle settimane scorse, proprio perché – in costante e quotidiano contatto con parlamentari di varie forze politiche – aveva sin da subito sollevato il problema della indennità di missione che la legge di bilancio 2006 aveva cancellato per il pubblico impiego e per le Forze dell’ordine. In realtà, il problema non si era mai posto e un "nostro" emendamento era stato subito presentato alla Camera che, nella giornata del 9 febbraio, ha reso giustizia agli appartenenti alla Polizia di Stato. Frettolose e ingiustificate, a nostro avviso, le disposizioni di qualche ufficio territoriale che aveva messo subito in dubbio il pagamento dell’indennità, prevista da un contratto, frutto di un accordo con le parti sociali e non cancellabile con un tratto di penna. Il Sap aveva raccomandato a tutti i colleghi, fin dai primi giorni di gennaio, di stare tranquilli. Detto, fatto! Altri hanno scambiato 8 milioni di euro di questa legge per la Polizia con il Riordino. Ma questa è una altra cosa.
Art. 39-undetricies. - (Indennità di trasferta per le Forze armate e di polizia).
1. All'articolo 1, comma 213, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, le parole: "nonché alle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare, ed in quelli di recepimento dello schema di concertazione per il personale delle Forze armate" sono soppresse.
2. All'articolo 1 della legge 23 dicembre 2005, n. 266, dopo il comma 213, è inserito il seguente:
"213-bis. Le disposizioni di cui al comma 213 non si applicano al personale delle Forze armate e di polizia, fermi restando gli ordinari stanziamenti di bilancio".
Olimpiadi Torino
Le Olimpiadi di Torino sono entrate nel vivo e fino al 26 febbraio occuperanno certamente la scena mediatica nazionale e internazionale. L’impegno delle Forze dell’Ordine, e della Polizia di Stato in particolare, va avanti invece da mesi. Almeno da novembre – dicembre scorsi, da quando cioè ci sono state in Val di Susa le prime manifestazioni contro l’alta velocità. Migliaia di agenti, carabinieri, finanzieri sono impegnati in queste settimane per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica. Il Sap, in questi mesi, è stato al loro fianco. E lo sarà anche in questi giorni. Nostri dirigenti sindacali di Torino e del Piemonte stanno già svolgendo un servizio di monitoraggio dei servizi svolti, dell’impiego del personale, della situazione logistica e di vestiario. Problemi non mancano, ma l’indubbio impegno della Questura di Torino – e del Vicario, dott. Rosato – che ha costituito una commissione ad hoc dove il Sap è presente, fa ben sperare per i prossimi giorni. Ad ogni buon conto, il Sindacato Autonomo di Polizia resta in prima linea e restano attive le tre utenze cellulari già utilizzare a fine dicembre durante gli scontri per l’alta velocità. I telefoni sono questi 3392583412 – 3392597535 – 3392595036. Disponibile sul nostro sito internet anche un’area dedicata: clicca su www.sap-nazionale.org e vai sull’apposito banner oppure direttamente www.sap-nazionale.org/olimpiadi2006
18° Corso V. Sovrintendenti
Il Ministero ha disposto l’assegnazione del 18° Corso quinquies per Vice Sovrintendenti. Si tratta di 422 ex Assistenti capo. I trasferimenti hanno decorrenza 13 marzo. Per il personale confermato negli uffici di provenienza, la decorrenza è dal giorno successivo il termine del corso, previsto per il 16 febbraio. La velina ministeriale è disponibile sulla striscia scorrevole del nostro sito internet www.sap-nazionale.org
Maggiorazione ferie
Dopo la bozza di circolare diffusa nei mesi scorsi e i relativi rilievi svolti dal Sap, il Dipartimento ha emanato la nota n.333-A/9807.F.3 con data 8 febbraio 2006 nella quale, con riferimento all’art. 14 del Dpr 395/1995 – Computo maggiorazione ferie, ha disposto quanto segue: "In ordine al computo dei giorni aggiuntivi di congedo ordinario spettanti al personale della Polizia di Stato al compimento dei 15 e dei 25 anni di servizio, in sede di Commissione Paritetica di cui all’art. 29, comma 3, del Dpr 164/2002, riunitasi in data 21 dicembre 2005, si è deliberato quanto segue: ‘Le giornate di congedo ordinario aggiuntivo ex art. 14, comma 2, Dpr 395/95, sono concesse interamente nell’anno in cui viene maturata la prescritta anzianità di servizio, a prescindere dal mese in cui il requisito si perfeziona. Tale orientamento va applicato a decorrere dall’anno 2005.’ L’interpretazione sopra delineata deve essere intesa, con medesima decorrenza, anche alla maggiorazione del congedo ordinario spettante al compimento del 3° anno di servizio".
Concorso 40 posti da Commissario
E’ stato indetto un nuovo concorso pubblico per 40 posti da Commissario di Polizia. Il bando e la modulistica sono disponibili sulla striscia scorrevole del nostro sito.
Pari Opportunità
Come anticipato negli scorsi numeri di Sapflash, il Comitato Pari Opportunità del Dipartimento intende effettuare un monitoraggio degli incarichi e delle mansioni affidati al personale femminile della Polizia di Stato. Una richiesta fortemente sostenuta dal Sap e dalla sua rappresentante in seno al Comitato, Angela Vergallo, Segretario Provinciale di Vibo Valentia, per verificare la situazione delle operatrici. Ovviamente in forma anonima e volontaria. Sul nostro sito internet è disponibile la circolare e il modulo di domanda. Scadenza 15 febbraio.
Università, presso le nostre Segreterie disponibili i notiziari
Resta confermata la scadenza del 28 febbraio prossimo per iscriversi al Corso di Laurea per Funzionario Giudiziario e Amministrativo – Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Perugia, oggetto della convenzione stipulata dal Sap.
Intanto, presso tutte le nostre Segreterie Regionali e Provinciali, sono disponibili gratuitamente dépliant informativi sul corso.
Rammentiamo che agli Agenti e ai Sovrintendenti possono essere riconosciuti fino a 121 crediti su 180 necessari per conseguire la laurea, 129 sono invece i crediti a disposizione per gli Ispettori.
Informazioni e preiscrizioni: tel. 06 46200514
www.sap-nazionale.org/unipg
email:unipg@sap-nazionale.org