Inizia il 16 gennaio l’esame del progetto di legge da parte della Camera dei Deputati
Riordino, alla prova dell’Aula
Giunge all'esame della Camera dei Deputati la legge delega sul Riordino delle carriere, approvata dalle commissioni Affari costituzionali, Interni e Difesa di Montecitorio. E solo questo è di per sé un vero miracolo, costruito con tenacia da parte del nostro Sindacato. Non possiamo ancora dire se il Parlamento approverà la novella. Di certo possiamo affermare di aver fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità. Come per lo sganciamento dal pubblico impiego e la Riparametrazione stipendiale che altri volevano respingere, siamo rimasti testardamente convinti della necessità di far approvare questo provvedimento. E ciò tutti lo avevano capito, anche quando a ferragosto, siamo dovuti scendere in Piazza per contrastare la debordante propaganda contraria che vorrebbe mantenere la "soggezione" delle Forze di Polizia rispetto al pubblico impiego.
Per ragioni di collateralismo o di dipendenza sindacale.
In realtà sono trascorsi oltre tre anni, da quando il governo, il 14 maggio del 2002, si era impegnato a far approvare in Parlamento questa legge. Una legge richiesta allora da tutti i Sindacati di polizia che sottoscrissero il protocollo di intesa.
Una legge necessaria per portare una perequazione funzionale, retributiva e professionalizzante nel comparto sicurezza.
Nel corso di questi ultimi anni, il personale del comparto del pubblico impiego, ad eccezione delle Forze di Polizia, aveva profittato di una profonda ristrutturazione, meglio conosciuta, come delegificazione del pubblico impiego. Attraverso strumenti flessibili come i contratti sono riusciti a rimodulare le loro carriere. E questo non è stato possibile realizzarlo nei Corpi di Polizia dello Stato che sono ancora oggi assoggettati alla legge. Allo strumento normativo principe che costituisce prerogativa assoluta delle Assemblee legislative.
Sia detto per inciso che, in questo procedimento legislativo, i Sindacati hanno solo un potere di critica o di proposta, ma non hanno poteri concreti come nel caso della contrattazione collettiva.
Ci siamo accorti, negli anni, lavorando gomito a gomito con i colleghi privatizzati, che attraverso i procedimenti di riqualificazione, molti di loro avevano scavalcato il rapporto funzionale e retributivo che prima esisteva. Dal 3° livello al 6°, dal 6° al 9°.
All'interno degli stessi uffici di Polizia, invece, il personale delle Forze dell'Ordine aveva dovuto marcare il passo. E mentre la leva abrogava la coscrizione obbligatoria, eliminando la truppa, all'interno delle Forze di Polizia ancora è mantenuta quale qualifica apicale, della carriera dei poliziotti, la qualifica di assistente capo o di appuntato per le forze militari.
Professionisti della sicurezza, del controllo del territorio, dell'antiterrorismo relegati all'ex 5° livello, dove neppure più i cucinieri ed i lavapiatti sono collocati.
E questo non costituisce solo un danno retributivo, funzionale e d'immagine. Migliaia e migliaia di Agenti, molti dei quali sono diplomati e laureati, non hanno alcuna chance di carriera. Nessuna opportunità di sviluppare meglio la propria personalità e la propria professionalità.
Sono in molti ancora a non aver compreso che i "poliziotti" non si sentono "lavoratori", ma professionisti e uomini e donne delle Istituzioni e del complesso apparato che assicura i diritti fondamentali dei cittadini.
La nostra è una vera e propria professione legale, fatta di codici e di corretta applicazione delle leggi. Le nostre vere armi sono la cultura giuridica e la "penna" e molto meno le armi da fuoco, utilizzabili solo in caso di extrema ratio.
Siamo all’interno del Pubblico impiego, sin da quando Cavour strutturò la Pubblica Amministrazione. Ma siamo molto di più un ordine professionale e giudiziario che non "compagni" degli operai della Fiat.
A livello intermedio, il ruolo degli ispettori, dopo gli interventi ingiusti operati a seguito della sentenza 277/ 1991 della Corte Costituzionale, ancora non ha superato la soglia di criticità che vuole questo Ruolo relegato tra i marescialli e non tra le qualifiche direttive, così come è avvenuto nel pubblico impiego. La maggior parte degli Ispettori, in questi anni, si è laureata quando non lo era già nei selettivi concorsi pubblici banditi sin dal 1982.
Senza questa Riforma, si perpetua il tradimento di migliaia e migliaia di ispettori che furono ingannati da concorsi pubblici per svolgere funzioni investigative e direttive, e che, invece, oggi, sono valutati "meno" dei Segretari amministrativi che mai superarono il difficile concorso di diritto penale, diritto amministrativo, diritto civile etc.
Per non parlare dei funzionari direttivi, alcuni dei quali, con oltre trent'anni di servizio, sono oggi equiparati ai funzionari amministrativi ri-qualificati ovvero agli ex segretari amministrativi.
In realtà questa legge delega arriva molto ritardo, con una parte di finanziamenti che dovranno essere reperiti nel prossimo esercizio finanziario.
Ma noi ci accontentiamo di questo, perché nella scorsa legislatura la Riforma dei Prefettizi e dei Diplomatici che lasciò al palo le Forze di Polizia fu firmata dall'attuale minoranza. Ancora nulla di nuovo sotto il sole, salvo l'ipotesi di sostituire gli attuali vertici della Polizia, notizia apparsa su un settimanale qualche giorno fa.
Una parte, tuttavia, di risorse per la realizzazione del Riordino è stata reperita nella legge finanziaria del 2004. Si tratta dell'emendamento sostenuto dal SAP che ha aumentato le accise sui tabacchi e sugli alcolici ed il cui gettito pari a € 200 milioni è stato in parte utilizzato per il Decreto Legge sui marescialli delle Forze Armate e, a settembre 2004, per il Decreto Legge afferente gli Ispettori capo già appartenenti allo ruolo ad esaurimento.
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Nella sua attuale previsione di delega, si delinea un intervento significativo sul ruolo di base, prevedendo l'accorpamento dei ruoli agenti, assistenti e sovrintendenti. Uno sviluppo di carriera per migliaia di Agenti e Assistenti, e anche un miglioramento retributivo. In buona sostanza, nella sua articolazione retributiva e di carriera, il primo punto di delega prevede un intervento fondamentale per coloro i quali oggi sono considerati militari truppa, ma che in realtà sono, professionisti della sicurezza.
In una fase successiva è altresì previsto, infatti, un aumento del parametro retributivo del ruolo degli agenti, degli assistenti e dei sovrintendenti, con incrementi che non sono trascurabili (la relazione tecnica stima aumenti di € 650 l'anno).
Il secondo punto di delega prevede l'attribuzione di funzioni direttive al personale della qualifica apicale delle ispettori, con un incremento delle attuali misure dell'indennità di parametro.
Anche in questo caso, sono state stimate in € 650 l'anno le retribuzioni degli Ispettori ai quali saranno commisurate nuove funzioni direttive.
Naturalmente non siamo in grado di prefigurare quale sia lo sviluppo complessivo e per quante unità del ruolo direttivo. Ciò dipenderà essenzialmente dalle valutazioni e dall'Accordo che i responsabili dei Corpi di polizia adotteranno.
Di certo, si prevede, anche nel contesto del finanziamento di questa delega legislativa, che all'atto del pensionamento, gli ispettori qualifica apicale possano godere il trattamento previsto per il tenente colonnello.
Un ulteriore intervento è strutturato per il personale direttivo con la qualifica di vice questore aggiunto.
I vice questori aggiunti e i tenenti colonnelli verranno collocati nel ruolo dirigente e la norma delega prevede l'attribuzione di incrementi capaci di attuare un graduale processo di valorizzazione retributiva dirigenziale.
Anche qui è previsto un aumento retributivo per la nuova configurazione dirigenziale.
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I costi della delega
Tra le risorse già esistenti e quelle che dovranno essere reperite nella legge finanziaria del 2007, questo provvedimento normativo dovrebbe esigere all'erario, nel suo complesso, circa € 700 milioni.
È evidentemente una forzatura quella interpretazione che vorrebbe la riforma limitata ad alcuni e pochi privilegiati.
Anche per il ruolo dei Sovrintendenti, all'interno del decreto legislativo delegato, si potranno trovare quelle forme di salvaguardia degli status giuridici già maturati che siano compatibili con le vigenti disposizioni in materia di accesso nei ruoli del pubblico impiego. Si allude, in altre parole, alla complessa situazione esistente in quel Ruolo, frutto di nomine derivanti da processi formativi diversi.
Il SAP è fermamente convinto del fatto che questa novella porterà rilevanti benefici a tutta la categoria. E nell'ipotesi in cui dovesse apparire, in alcuni punti, o nei riguardi di particolari categorie, deficitaria o irragionevole, vi sarà sempre la possibilità di emendarla.
Specie nel suo sviluppo delegato (d.P.R.).
Nel corso degli ultimi anni, in particolare dell'ultima legislatura, abbiamo constatato critiche infondate, spesso esplicitate con un veemente pregiudizio ideologico, su tutti i temi più importanti. Giudizi espressi anche da attori sociali che hanno avuto la responsabilità di valutare questi provvedimenti con minor senso opportunistico e di propaganda.
Questa legge delega non può sortire, come qualcuno ha richiesto, effetti equitativi. Le leggi esprimono valutazioni e principi che hanno la caratteristica della generalità e dell'astrattezza. Immaginare di ritornare sugli effetti del riordino delle carriere del 1995 è puramente illusorio. Quella norma delega, infatti (L.216/1992 n.d.r.), fu imposta dalla sentenza della corte costituzionale numero 277 del 1991. Per configurare quel risultato servirono oltre tre anni. Tre anni caratterizzati da scontri a tutti i livelli, conflitti che riguardarono anche i Sindacati ed i Cocer. Dalla legge delega del 1992 al decreto legislativo del settembre 1995 passarono, appunto, oltre 3 anni.
Per questo è pretestuoso e contrario agli interessi dei poliziotti la posizione pregiudiziale e avversa all'approvazione di questa novella. Confidiamo, quindi, che la Camera approvi questa Riforma. Nel futuro della Polizia italiana si dovrà intravedere più il merito e la cultura professionale e giuridica che non la suddivisione per classi sociali, ormai superate persino nell’ex Unione sovietica.
Coda contrattuale 2004 / 2005
Per la definizione degli accordi sindacali e degli schemi di concertazione integrativi del biennio economico 2004/2005, relativi al personale non dirigente delle Forze di Polizia e delle Forze Armate, è convocata una riunione con le Amministrazione, le OO.SS. e le Rappresentanze per il giorno 18 gennaio alle ore 11:00, presso la Presidenza del Consiglio Dipartimento della Funzione Pubblica (Palazzo Vidoni – Roma).
Speriamo di chiudere con l’Assegno di funzione questa che è diventata una vera e propria telenovela per lo scontro tra Sindacati delle varie Forze di Polizia.
Olimpiadi Torino, trattamento del personale
Il Sap ha chiesto chiarimenti al Dipartimento su un conflitto di disposizioni relative al trattamento economico del personale impiegato per i servizi legati alle Olimpiadi Invernali di Torino. Con telegramma circolare del 30 dicembre 2005, infatti, il Servizio Tep e Spese Varie della Direzione Centrale per le Risorse Umane aveva fornito alcune precisazioni in tal senso. E’ stato disposto, in particolare, che "per tutti i servizi fuori sede resi dal personale appartenente alle Forze di Polizia compete a decorrere dall’1.1.06 l’indennità per i servizi di ordine pubblico fuori sede". Come è noto, il personale appartenente alla Polizia di Stato e ad altre Forze dell’Ordine, risulta aggregato a Torino, per i servizi connessi allo svolgimento delle Olimpiadi, già dai mesi di novembre e dicembre dello scorso anno. Proprio per questo motivo, con ordinanza di servizio del 26 ottobre 2005, il Questore di Torino aveva disposto che "al personale delle Forze di Polizia impiegato nell’espletamento dei servizi di ordine, sicurezza, prevenzione e vigilanza connessi allo svolgimento dei XX Giochi Olimpici invernali compete l’indennità di ordine pubblico".
Appare, dunque, non congruente la decorrenza stabilita dal Servizio Tep e Spese Varie del Ministero dell’Interno dell’1.1.2006. L’indennità di ordine pubblico fuori sede si appalesa, infatti, come il trattamento più congruente ai servizi espletati, in luogo della ventilata indennità di missione.
I nostri colleghi impegnati per le Olimpiadi hanno dimostrato, anche e soprattutto durante i recenti scontri in Val di Susa, alto senso del dovere, spirito di sacrificio e abnegazione. Anche per questo meritano di essere trattati con rispetto, a partire dal trattamento economico.
18ENNE MUORE DAVANTI AGENTI: SAP, NO A STRUMENTALIZZAZIONE
NELL' IMMEDIATO LA POLIZIA E' PERDENTE NEL DIBATTITO PUBBLICO (ANSA) - FERRARA, 13 GEN - ''Cio' che rigettiamo con forza e sdegno e' la strumentalizzazione, anche con sfumature ideologiche, di chi profittando di una impossibilita' causata dai tempi delle procedure giudiziarie e senza conoscere le linee oggettive di una vicenda, tenta di strumentalizzare per i piu' diversi fini la situazione''. La presa di posizione sulla vicenda di Federico Aldrovandi e' venuta dal Sap che ha aggiunto una considerazione amara: ''Purtroppo, come in tantissime altre analoghe situazioni siamo, nell'immediatezza, destinati ad essere perdenti sul dibattito pubblico, nonostante gia' ci sia la certezza e la serenita', da parte nostra, che il tempo rendera' giustizia ai nostri colleghi''.
''A seguito di eventi cosi' tragici - ha aggiunto il Sindacato autonomo di polizia - ci inchiniamo rispettosamente alle reazioni e alla richiesta di verita' cagionati dal dolore di una madre che legittimamente e pubblicamente chiede di sapere se il proprio figlio e' deceduto a causa di proprie responsabilita' o di quelle delle istituzioni che avrebbero dovuto proteggerlo. Noi sappiamo gia', avendone gli elementi, che la vicenda si concludera' con esito positivo e che l'inchiesta della magistratura mettera' in luce che il decesso e' avvenuto non per cause ricollegabili all'operato dei nostri colleghi. Perche' cio' avvenga, pero', e' necessario che l'indagine passi attraverso il trascorrere dei propri tempi fisiologici e chi profitta di queste situazioni lo fa certamente in malafede e, ripetiamo, strumentalmente''. ''Siamo fiduciosi nell'operato dell'autorita' giudiziaria - e' stata la conclusione del Sap - alla quale avanziamo la richiesta di procedere il piu' celermente possibile, in quanto i beni che la situazione attuale lede sono molteplici, ossia la messa in discussione della efficienza e affidabilita' di una istituzione quale la Polizia di Stato e la onorabilita' di poliziotti che nel corso degli anni si sono sempre distinti per la loro serieta', ponderazione, sensi di equilibrio e professionalita'''. COM-CST/GUG 13-GEN-06 16:37
Vice Ispettori
Inizieranno questa settimana le visite psico – attitudinali per i 289 idonei non vincitori dell’ultimo concorso per Vice Ispettori.
Tali visite si rendono necessarie per verificare il mantenimento dei requisiti previsti.
Il corso di formazione inizierà il 30 gennaio presso l’Ispi di Nettuno.
Infermieri cinofili
Dal 6 marzo al 7 aprile prossimo, presso il Dipartimento di Clinica Veterinaria dell’Università di Pisa, si svolgerà un corso di qualificazione per infermieri cinofili destinato a 6 operatori appartenenti ai ruoli Agenti-Assistenti e Sovrintendenti che non siano in possesso della qualifica di conduttore cinofilo. Tra i requisiti richiesti, oltre ad un età massima di 35 anni e al possesso della patente ministeriale, sono previste "adeguate capacità di interazione ed affezione al cane" e qualità ginnico atletiche. La disponibilità a prestare servizio è di 7 anni. Ovviamente, il possesso di eventuali lauree in veterinaria è un criterio di valutazione importante.
I posti a disposizione sono per Nettuno, Malpensa, Torino, Roma, Palermo e Napoli.
Le domande possono essere presentate attraverso il proprio ufficio o reparto entro il 5 febbraio 2006.
Convenzione Sap Università di Perugia, novità
Il numero di preiscrizioni al corso di laurea per funzionario giudiziario e amministrativo dell’Università di Giurisprudenza di Perugia, oggetto della Convenzione sottoscritta con il Sap, continua a crescere anche in queste settimane di gennaio.
E’ la testimonianza del successo di una iniziativa seria che nasce con l’obiettivo di far crescere professionalmente e culturalmente tutti i colleghi.
Ricordiamo che il termine ultimo per l’iscrizione è quello del 31 gennaio prossimo.
Rammentiamo, altresì, le opportunità che la Convenzione fornisce. Agli Agenti e ai Sovrintendenti possono essere riconosciuti fino a 121 crediti su 180 necessari per conseguire la laurea, 129 sono invece i crediti a disposizione per gli Ispettori.
E’ possibile iscriversi al secondo e, in alcuni casi, anche al terzo anno, con la possibilità – per i più bravi – di laurearsi rapidamente.
Nei prossimi giorni annunceremo ufficialmente una particolare agevolazione riservata esclusivamente agli iscritti Sap.
Per iscriversi, come è noto, è necessario compilare il modulo di prescrizione che è possibile scaricare dal nostro sito internet
www.sap-nazionale.org
Informazioni e preiscrizioni: tel. 06 46200514
www.sap-nazionale.org/unipg email:unipg@sap-nazionale.org
Successo delle Feste della Befana organizzate dal SAP
Sono state un successo le iniziative organizzate dal Sap in tutta Italia per festeggiare la Festa della Befana, soprattutto per i nostri piccoli.
Si tratta di una ricorrenza molto cara al Sap e, soprattutto, ai bambini. Per questo, da Bolzano ad Ancona, da Bologna a Gorizia, da Roma a Trieste, da Terni a Verona, sono state numerose le iniziative messe in campo dalle nostre Segreterie Provinciali e Regionali. Cinema e teatri colmi di colleghi e familiari, ospiti importanti e famosi, molti regali per i bambini e, soprattutto, tanto divertimento.
Senza dimenticare la solidarietà, visto che in molti casi – come a Terni – si è deciso di aiutare alcune associazioni di beneficenza.
Una vasta rassegna di foto, articoli di giornali e racconti delle Feste della Befana organizzate dal Sap è disponibile sul nostro sito internet www.sap-nazionale.org
Targa "marziale" a un nostro iscritto
Ancora un importante e prestigioso riconoscimento, che si aggiunge ai tanti già attribuiti ai numerosi iscritti SAP che si sono distinti nei vari ruoli delle discipline sportive. L’ultimo premiato, in ordine di tempo, è l’assistente capo Luca Primavera, in servizio alla Questura di Terni, insignito nel corso della "Festa dello sport 2005" di una targa per meriti sportivi. Il nostro collega è stato premiato, in particolare, per il costante impegno, quale tecnico, nella diffusione, nel territorio ternano, delle arti marziali e in special modo del kung fu.
A Luca Primavera, che ha ricevuto la benemerenza nel corso di una manifestazione a Palazzo Spada, nella sala consiliare del Comune, le nostre più affettuose felicitazioni e l’augurio per ulteriori affermazioni in campo sportivo.
Ermanno Ioriatti campione europeo
Ennesimo successo per il nostro collega delle Fiamme Oro Ermanno Ioriatti, campionissimo di pattinaggio e prossimo protagonista delle Olimpiadi invernali di Torino. Dopo la vittoria di dicembre, nel capoluogo piemontese, nella quinta tappa della coppa del mondo di pattinaggio di velocità (medaglia d’argento), Ioriatti ha conquistato nel fine settimana appena trascorso il primo posto (classe senior) nei campionati europei di pattinaggio di velocità all’Ice Rink di Collalbo, in Alto Adige.
Una prestazione che inorgoglisce la Polizia, le Fiamme Oro e il Sap.
Complimenti, Ermanno!