Roma, 7 luglio 2003

La scomparsa del Capo lascia un vuoto davvero incolmabile

Omaggio a Fernando Masone

Si è spento con il suo stile Fernando Masone. Tra l’intimità dei suoi figli, afflitto da un male incurabile ci ha lasciati senza clamore. Con quella dolcezza e umiltà che ha contraddistinto la sua azione da Commissario di Polizia fino a quella di Capo della Polizia –Direttore Generale di pubblica sicurezza, in momenti davvero difficili per il nostro Paese.

Il giorno prima, evidentemente consapevole della sua condizione, aveva salutato un fedelissimo collaboratore ammiccando un occhiolino. Era fatto così Fernando Masone, anche di fronte all’ineluttabilità della morte.

Da Questore di Roma a Capo della Polizia su proposta di Parisi, Fernando Masone è stato fino all’ultimo al timone della sicurezza del Paese. In quella poltrona non proprio comoda che si chiama CESIS.

Noi preferiamo ricordarlo come il CAPO. E basta.

Dopo Parisi anche per Masone si riaffaccia la sventura della morte prematura. Masone scompare solo dopo qualche anno dalla successione al Dipartimento della pubblica sicurezza. Così come era avvenuto per Parisi. Ma nell’attuale situazione politico istituzionale dell’Italia Masone ci lascia orfani del prestigio, del rispetto e dell’esperienza accumulata in una vita di lavoro nella Polizia. Alle sue esequie, come non avveniva da tempo, le massime Autorità dello Stato. Prestigio e rispetto del Capo che irradiava tutta la Polizia italiana.

Un’assenza che si farà sentire e che potremo colmare solo rafforzando il nostro ricordo.

E non potremo lenire il rimpianto di non averlo più tra noi. Il soffio vitale è scomparso per sempre.La Segreteria Generale sicura di interpretare il sentimento di migliaia di agenti che aderiscono al SAP esprimono alla vedova Maria Adele e ai figli Antonio e Andrea il più sincero sentimento di partecipazione al dolore e di vivissime condoglianze. Sentimento sincero non rituale.

Ma lo stesso affetto noi tributiamo alla sua famiglia. Ad Antonio illustre appartenente all’ordine giudiziario e ad Andrea neofita Commissario della Polizia di Stato. Rimane la grandezza di Masone di funzionario dello Stato e di uomo delle Istituzioni. Quando era Capo della Polizia non si oppose all’arruolamento di Andrea nella Polizia. Il Capo ebbe così alle sue dipendenze il figlio con la qualità di Agente ausiliario. Non era mai accaduto. Non si distinse per rinvenire un comodo ruolo per il figlio all’Istituto Superiore di Polizia o in un altro Ente o magari nei Servizi. Avrebbe potuto farlo. Non lo ha fatto e non lo fece.Nella storia del nostro Paese, anche di quella recente, questo esempio di moralità, rettitudine e intelligenza potrà rappresentare un esempio.Non solo per la Polizia di Stato. E’ con questo omaggio che il SAP non dimenticherà mai Fernando Masone. Dal profondo del nostro cuore grazie dottor Masone e grazie a tutta la Sua famiglia. La Polizia e l’Italia possono indicare a tutti un modello di stile da imitare. Con profonda convinzione. Perché tra i tanti appartenenti al partito degli opportunisti il Capo non c’era. Era presente ed era una tessera del Siulp all’atto della smilitarizzazione e della sindacalizzazione. E tanto basta per delinearne il profilo.

Ad agosto gli arretrati per la ri-parametrazione

Il Decreto Legislativo di riparametrazione stipendiale dovrebbe essere pronto per la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Questo ritardo, tuttavia, produce la conseguenza che gli arretrati per l’anno 2003 saranno liquidati a partire dallo stipendio del mese di agosto.

A Palazzo Vidoni per ridistribuire 130 milioni di euro con l’assegno di funzione

Si avvia oggi (ndr 7 luglio 2003) a Palazzo Vidoni, come preannunciato dal SAP, la mini trattativa per l’utilizzazione del differenziale inflattivo relativo al periodo di vigenza del Contratto collettivo di lavoro 2002-2003. Il famoso 0,99% relativo alla differenza tra il tasso di inflazione preventivato nel DPFEF e il tasso di variazione dei prezzi al dettaglio che è stato registrato dall’ISTAT.

In termini monetari si dovranno ridistribuire

180 milioni di euro che defalcati dai pesi contributivi e fiscali ammonteranno a 130 milioni di euro. Ad agosto poi gli arretrati della riparametrazione.

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Revisione dei requisiti per l’assegno di funzione

Con le risorse disponibili e la finalizzazione di spesa già individuata nel protocollo di chiusura delle trattative dell’Accordo del 14 maggio dello scorso anno, la procedura contrattuale dovrebbe essere assolutamente celere. Le ipotesi su cui si è lavorato sono quelle di abbassare il requisito di anzianità per l’assegno di funzione e il riconoscimento del servizio "comunque prestato".

Sul primo punto le proiezioni dovrebbero riguardare lo spostamento verso il basso dell’anzianità da 19 a 17 anni e da 29 a 27 anni di servizio. E’ pure prevista la possibilità di individuare un terzo livello dopo quello dei 17 e dei 27 anni di servizio. Non può essere esclusa neppure l’ipotesi di incrementare in modo più cospicuo l’assegno di funzione, senza intaccare i requisiti di anzianità attualmente vigenti. Sul punto occorrerà valutare se risulta più conveniente per la tutela degli interessi generali allargare la platea del personale a cui viene riconosciuto l’assegno di funzione (da 19 a 17 anni di servizio) oppure rendere più pesante l’assegno con 19 e 29 anni di servizio. Naturalmente su questo aspetto occorrerà fare alcune riflessioni. Se, infatti, appare scontato e più conveniente allargare il numero di coloro i quali hanno diritto all’assegno di funzione occorre tener presente che essendo l’emolumento pensionabile e liquidabile al postutto c’è un forte interesse a mantenere l’indennità più consistente. La scelta dipenderà molto dai calcoli che i tecnici del tesoro sapranno mettere in campo.

Per quanto concerne l’anzianità che concorre al formarsi dei 17 e 27 anni di servizio, nell’ipotesi sia questa la prospettiva più accreditata, il SAP cercherà il salvaguardare il principio del "servizio comunque prestato" . Si tratta di riconoscere il servizio di leva e il servizio in altre Amministrazioni o Corpi di Polizia. Com’è noto, con l’abrogazione dell’art.51 della legge 668/1986 queste anzianità sono oggi valutabili esclusivamente ai fini pensionistici. Per questo è opportuno che siano valutate ai fini dell’attribuzione dell’assegno di funzione.

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Assicurazione responsabilità autisti

Parallelamente e senza avere natura contrattuale dovranno essere sciolti i nodi per i buoni pasto e per la stipula di una Polizza assicurativa sulla responsabilità civile.

Sono stati stanziati al riguardo 5 milioni di euro e dal contratto, ultimate le procedure di suddivisione tra i vari Corpi di Polizia, residuano 300 mila euro. E’ ora che venga stipulata la polizza responsabilità civile. A partire dagli autisti.

Concorso interno per Ispettore Superiore Sups

Ancora un rinvio per il concorso riservato agli Ispettori Capo diplomati per la nomina a Ispettore S. La data delle prove scritte del concorso interno, per titoli di servizio ed esami,a 535 posti per la promozione alla qualifica di ispettore superiore - sostituto ufficiale di pubblica sicurezza sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale del Personale del Ministero dell’Interno del 30 Settembre 2003.

Lo ha reso noto il Dipartimento,con Circolare Ministeriale N.333-B/12.05.A(03) del 26.06.2003.

Ruoli tecnici: presto nuovi concorsi

Sono circa 500 i posti disponibili per i concorsi interni per Vice Perito del Ruolo tecnico. E lo stesso numero di 500 posti sono disponibili per il concorso interno per Vice Revisore. E’ questo il risultato a cui si è pervenuti con il decreto del Ministro dell’Interno di "contingentamento" dei profili professionali del Ruolo tecnico, dalla scorsa settimana trasmesso per la registrazione alla Corte dei Conti.Non appena il provvedimento avrà superato l’esame di compatibilità (registrazione) dell’Organo costituzionale l’Amministrazione sarà autorizzata a bandire i concorsi interni per vice Perito e per Vice Revisore.

In realtà i concorsi saranno più d’uno.Perché i posti messi a concorso riguarderanno i circa 120 profili professionali (500 periti e 500 revisori) in cui si articolano gli specialisti della Polizia.

Contingentamento sta per suddivisione per quote, per profili professionali.

Il provvedimento che non modifica l’assetto del Ruolo tecnico così come fu delineato con il circa 120 profili del 1985 si è reso necessario a seguito della legge 53/2000. Tra le numerose novità di quella Riforma vi era la previsione di una diminuzione di posti nella pianta organica degli operatori e collaboratori tecnici e di un contestuale incremento delle figure professionali di revisore e di perito.

L’aggiornamento della "pianta organica" dal 1999 data dell’ultimo decreto di aggiornamento dei transiti dal Ruolo di Polizia al Ruolo tecnico del triennio 1996-1999 da la stura, come abbiamo scritto, per la pubblicazione di nuovi concorsi interni.

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Questo provvedimento non modifica in alcun modo l’ordinamento attuale del Ruolo né produce una revisione da molte parti auspicata dei pletorici 120 profili professionali del 1985.

Mancata concessione del riposo e indennità di compensazione: nuova circolare

Con una nuova circolare normativa, l’Amministrazione è tornata a individuare i casi in cui deve essere corrisposta l’indennità compensativa.

Tenuto conto dell’importanza del provvedimento si riportano di seguito i tratti più significativi.

"CIRCOLARE N. 557/RS/01.20/2392 del 24 giugno 2003

Sono pervenuti numerosi quesiti in merito all’ambito applicativo dell’ART. 16, comma 3, del D.P.R. 164/2002, concernente l’Indennità di Compensazione.

Si ritiene, pertanto, di fornire i criteri interpretativi e ulteriori specificazioni al fine di pervenire ad una applicazione uniforme e coerente da parte di tutti gli uffici territoriali.

Nel premettere che l’Istituto in argomento è stato già illustrato nella circolare N.333-A/9807.B.6, datata 24.01.03, si richiama l’attenzione sulle condizioni necessarie per la corresponsione dell’emolumento in parola.

Ai fini della concessione del predetto beneficio, l’impiego in servizio di un dipendente nel giorno destinato al riposo settimanale o nel giorno festivo infrasettimanale deve essere determinato esclusivamente da sopravvenute ed inderogabili esigenze di servizio, tali da non consentire la pianificazione dell’orario settimanale ai sensi dell’ART. 8 dell’A.N.Q. del 15.05.2000, anticipando il riposo nella medesima settimana.

A tal proposito giova evidenziare che la finalità della norma, di cui al citato ART.16, comma 3, è proprio quella di compensare il dipendente del disagio di non aver potuto godere del riposo programmato.

Detta circostanza si riscontra, in presenza delle condizioni normativamente prescritte e sopra illustrate, oltre che nelle ipotesi già esaminate nella citata circolare datata 24.01.03 ( giorno di riposo settimanale, giorno festivo infrasettimanale, recupero riposo ) anche nel caso di impiego del personale nella giornata del sabato, qualora il medesimo svolga il proprio orario di lavoro articolato in cinque giorni settimanali.

Tale estensione interpretativa trae la sua ratio nella assimilabilità della giornata del sabato, non lavorativa, a quella destinata al riposo settimanale."

 

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