II Commissione - Resoconto di giovedì 12 gennaio 2006

 

SEDE CONSULTIVA

 

Giovedì 12 gennaio 2006. - Presidenza del vicepresidente Nino MORMINO.

La seduta comincia alle 9.30.

Riordino dei ruoli dell'Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza e Polizia penitenziaria.
C. 3437 Ascierto ed abb.
(Parere alla I e IV Commissione).
(Esame del testo unificato e conclusione - Parere contrario).

 

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Nino MORMINO, presidente e relatore, osserva che l'articolo 1 prevede una delega al Governo finalizzata al riordino del personale non direttivo e non dirigente delle forze di polizia e delle forze armate nonchè al riordino della dirigenza del personale delle forze di polizia ad ordinamento civile e degli ufficiali di grado corrispondente delle forze di polizia ad ordinamento militare e delle forze armate. È altresì prevista l'emanazione di ulteriori decreti legislativi per il completamento dei riordini citati e, in particolare, per la valorizzazione e i riallineamenti economici del personale civile e militare della qualifica o grado iniziale del ruolo di base e per l'integrazione dei contenuti economici dei trattamenti dirigenziali dei vicequestori aggiunti, dei maggiori e dei tenenti colonnelli e del personale di qualifica o grado corrispondente.

L'articolo 2 prevede la disciplina dei trattamenti economici e giuridici per il personale dirigente delle forze di polizia e delle forze armate.
L'articolo 3 reca disposizioni relative alla polizia penitenziaria. In particolare il comma 1 prevede che il beneficio della riduzione di due anni della permanenza minima nella qualifica di ispettore capo, previsto dal decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 200, in materia di riordino delle carriere del personale non direttivo del Corpo di polizia penitenziaria, articolo 8, comma 4, si applica anche al personale individuato dall'articolo 10 dello stesso decreto legislativo. Questo articolo 10 prevede che sono fatte salve le procedure e gli effetti relativi ai concorsi interni ed esterni ed agli scrutini di promozione del personale appartenente ai ruoli degli ispettori, dei sovrintendenti e degli assistenti ed agenti in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto e che il personale suddetto, ove consegua nomine o promozioni ai sensi del comma 1, è inquadrato secondo le modalità di cui agli articoli 7, 8 e 9 del decreto stesso, che disciplinano rispettivamente l'inquadramento nel ruolo dei sovrintendenti, degli ispettori ed il concorso ad ispettore superiore.
Il comma 2 modifica il decreto legislativo n. 72 del 2001 aggiungendo, all'articolo 17, il comma 2-bis, che prevede che per i vincitori dei concorsi interni per l'accesso al corso di aggiornamento e formazione professionale per la nomina alla qualifica di vicesovrintendente del ruolo dei sovrintendenti del corpo di polizia penitenziaria pubblicati nella Gazzetta Ufficiale - IV serie speciale - dell'11 febbraio 2000, la decorrenza giuridica della nomina è anticipata, senza alcun effetto economico anche ai fini della promozione alle qualifiche di sovrintendente e sovrintendente capo, al 31 dicembre 2000.
Ricorda quindi che presso la Commissione Giustizia è in corso di esame in sede referente la riforma dell'ordinamento del Corpo di polizia penitenziaria.
A seguito dell'approvazione di un emendamento del relatore al testo base (C. 2867), si prevede l'inserimento del Corpo di polizia penitenziaria tra le forze di polizia di cui all'articolo 16 della legge n. 121 del 1981. Si pone, quindi, un problema di coordinamento tra il testo all'esame della II Commissione e quello, sul quale occorre esprimere un parere, trasmesso dalle Commissioni I e IV.
In primo luogo, occorre sottolineare che i principi di delega previsti dai primi due articoli del testo delle Commissioni I e IV si riferiscono alle forze di polizia, tra le quali - a normativa vigente - non vi rientra il Corpo di polizia penitenziaria.
Ritiene opportuno prevedere per la polizia penitenziaria un ordinamento autonomo rispetto a quello delle altre forze di polizia. La peculiarità dei compiti attribuiti alla polizia penitenziaria - a quelli volti ad assicurare la sicurezza all'interno degli istituti penitenziari si aggiungono quelli relativi alla partecipazione ai trattamenti rieducativi - rende opportuna la previsione di un apposito e specifico ordinamento per il Corpo di polizia penitenziaria. Per quanto debba trattarsi di un Corpo autonomo, gli appartenenti alla polizia penitenziaria devono avere un rapporto se non gerarchico almeno funzionale con il direttore dell'istituto penitenziario ove questi svolgono il loro servizio.
L'articolo 3 del testo trasmesso dalle Commissioni I e IV non incide direttamente sulle disposizioni previste dal testo della II Commissione, per cui, condividendone il contenuto, ritiene che questa potrebbe esprimere parere favorevole sul testo trasmesso dalle Commissioni I e IV.
Formula una proposta di parere favorevole.

Marcella LUCIDI (DS-U) esprime la propria contrarietà sul provvedimento in esame in quanto disattende le aspettative delle categorie interessate e, in particolare, le forze di polizia penitenziaria. Osserva infatti che il provvedimento non prevede un vero riordino in quanto non contiene alcuna forma di benefici economici per il personale. Preannuncia quindi la presentazione di un parere alternativo.

Italico PERLINI (FI) esprime, a nome del proprio gruppo, il convincimento che sul testo in esame la Commissione debba esprimere un parere favorevole, come proposto dal relatore. Osserva inoltre che non sussistono forme di interferenza tra il provvedimento in esame e la proposta di legge C. 2876, recante la riforma dell'ordinamento del Corpo di polizia penitenziaria, attualmente all'esame della Commissione.

Enrico BUEMI (Misto-SDI-US) si associa alle considerazioni svolte dal deputato Lucidi, sottolineando la simbolicità del provvedimento in esame, sul quale esprime un giudizio negativo.

Marcella LUCIDI (DS-U) presenta una proposta alternativa di parere (vedi allegato).

Nino MORMINO (FI), presidente e relatore, pone in votazione la proposta di parere del relatore, avvertendo che se questa risulterà approvata, sarà preclusa la proposta alternativa, mentre, se risulterà respinta, sarà messa in votazione la proposta alternativa presentata dal deputato Lucidi.

La Commissione respinge la proposta di parere del relatore.

Nino MORMINO, presidente e relatore, pone in votazione la proposta alternativa di parere presentata dal deputato Lucidi.

La Commissione approva la proposta alternativa di parere presentata dal deputato Lucidi.

La seduta termina alle 9.40.

 

 

 

II Commissione - Giovedì 12 gennaio 2006

 

ALLEGATO

 

Riordino dei ruoli dell'Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di finanza e Polizia penitenziaria. (C. 3437 Ascierto ed abb.).

PARERE ALTERNATIVO APPROVATO DALLA COMMISSIONE

 

La Commissione Giustizia,
rilevato che il provvedimento non riconosce né valorizza le legittime attese del personale della Polizia penitenziaria;
considerato che si tratta di un provvedimento inadeguato che non fa corrispondere alla riorganizzazione del personale il doveroso riconoscimento finanziario,
per le parti di propria competenza,
esprime

PARERE CONTRARIO