LA DENUNCIA. NON SI PUO' CONTINUARE COSI'!
IL VOLANTINO
…. UN CONFINE INVISIBILE MA ESISTENTE
Oggi il Sindacato Autonomo di Polizia denuncia "l'invisibilità" del confine della Regione Friuli Venezia Giulia interessato da un ingresso clandestino superiore a quello della regione Puglia ma dimenticato dalle cronache. Nel Friuli Venezia Giulia non arrivano navi cariche di disperati, ma un flusso costante ed ininterrotto di clandestini di varie etnie tra cui turchi, curdi, ex jugoslavi, iraniani, bengalesi, indiani, algerini, marocchini, afgani, romeni, pachistani, kossovari, egiziani e persino palestinesi.
Un flusso costante ed inarrestabile che oggi interessa maggiormente la provincia di Gorizia: quasi 2.500 rintracci solamente in questo mese di ottobre, 12.000 dall'inizio dell'anno, ma anche quella di Trieste con più di 3.000 e Tarvisio con più di 1.000 dall'inizio dell'anno.
Proprio nella provincia di Gorizia la situazione si è fatta insostenibile: poliziotti in servizio operativo impiegati nella vigilanza e nell'assistenza ai clandestini, nel ritiro e nella consegna dei pasti, financo sottoposti a rischio epidemie; la trasmissione dei cartellini fotosegnaletici agli archivi centrali invece è in arretrato dal mese di marzo di quest'anno, con più di 9.000 trasmissioni da fare e un unico apparato per il fotosegnalamento; rilevante è anche l'arretrato nell'inserimento dei provvedimenti di espulsione negli archivi informatici dello schedario di "Shengen"; vi sono difficoltà per l'archiviazione dei provvedimenti in generale. Oltre questo vi sono impedimenti nel trattenimento dei clandestini in locali idonei, nell'effettuare le perquisizioni, nel seguire le procedure di identificazione e, in più generale, i poliziotti vengono utilizzati anche per il loro accompagnamento ai servizi igienici.
LA SITUAZIONE NON PUÒ E NON DEVE ESSERE PIÙ TOLLERATA
I cittadini devono essere garantiti da poliziotti che facciano il loro mestiere. I cittadini devono essere certi che coloro che vengono muniti del decreto di espulsione (ma nella pratica è più corretto parlare di permesso valevole quindici giorni per potersi così dare alla "clandestinità" definitiva) siano controllati almeno sotto il profilo sanitario. La situazione che sta vivendo oggi Gorizia è intollerabile anche per il servizio di guardia medica, ogni giorno chiamato a prestare cura ed assistenza in modo eccezionale, che determina una flessione significativa dell'erogazione degli altri servizi medici..
SI PUÒ AFFERMARE CHE OGGI IL FENOMENO VIENE AFFRONTATO SOTTO OGNI ASPETTO UNICAMENTE DAGLI OPERATORI DI POLIZIA
Il Sindacato Autonomo di Polizia denuncia che oltre a garantire i poliziotti vanno però anche garantiti gli immigrati regolari, rispettosi delle regole e delle leggi, dal fenomeno della clandestinità, che è portatore di lavoro nero e di criminalità, e in qualche caso anche di razzismo più o meno strisciante tra coloro che non riescono a distinguere tra chi lavora onestamente e chi delinque.
Il fenomeno ha raggiunto e potrebbe raggiungere dimensioni ancora più preoccupanti se si considerano i circa 16.000 clandestini fermati dalla Slovenia nell'anno.
OGGI IL MINISTERO NON RISPONDE CON CONCRETEZZA MA INVECE NASCONDE IL PROBLEMA
A fronte di tali problematiche il Dipartimento della Pubblica Sicurezza invia un manipolo di operatori del reparto Mobile per "coadiuvare" nelle operazioni di vigilanza ed identificazione dal martedì al giovedì (gli altri giorni servono in altre parti del Paese); istituisce un servizio di supporto aereo a mezzo di elicotteri della Polizia di Stato senza dotarli di visori notturni; prevede l'istituzione di un centro di temporanea permanenza a Gorizia per 40 clandestini da trattenersi per 30 giorni.
CON QUESTA MANIFESTAZIONE CHIEDIAMO
Siamo consci della facilità dello scavalcamento della frontiera di Gorizia, in larga parte nemmeno segnalata adeguatamente e quasi mai limitata con barriere e siamo certi che il fenomeno non possa essere fermato ma invece sarà destinato ad aumentare. Oltre che a ridare certezza ai poliziotti è necessario garantire trattamenti umani adeguati a chiunque si trovi nel territorio dello Stato. Vanno infine garantiti i cittadini contro eventuali pericoli derivanti da devianze criminali del fenomeno.
Gli organici di polizia vanno incrementati ed adeguati come pure le dotazioni informatiche. È necessario inoltre prevedere non un centro di temporanea permanenza e non un centro di accoglienza (non siamo in presenza di profughi ma di soggetti che violano le nostre leggi sull'immigrazione), ma un adeguato Centro di smistamento nel quale possano essere raccolti i clandestini rintracciati, vengano assistiti dalle organizzazioni specifiche in materia, sottoposti a controllo sanitario, fotosegnalati ma anche assoggettati alle previsioni normative attuali cioè: decreto di espulsione, riammissione in slovenia, accompagnamento ai centri temporanea permanenza. In tale struttura non dovrebbero operare i poliziotti che hanno effettuato il rintraccio, a scapito dei normali servizi di polizia, ma altre aliquote di personale, che, per la sola vigilanza potrebbero anche essere integrate dai militari delle FF.AA.. In essa oltre che la certezza dell'applicazione di una legge, sarebbero attivate tutte le procedure assistenziali e di polizia. Ovviamente tale centro non può trovare la sua collocazione all'interno di strutture di polizia e dovrebbe avere una ricettività non inferiore ai 300 posti.
IL SINDACATO AUTONOMO DI POLIZIA CHIEDE CON FORZA L'ISTITUZIONE DI UN CENTRO DI SMISTAMENTO A GORIZIA, OGGI, E DOMANI ANCHE A TRIESTE, E SI RIVOLGE ALLE FORZE POLITICHE, AI PARLAMENTARI, AI RAPPRESENTATI DELLA REGIONE, DEGLI ENTI LOCALI AFFINCHÈ SI FACCIANO PORTAVOCE DELLE NOSTRE RICHIESTE PERCHÉ SIANO FORNITI I MEZZI PER GARANTIRE IL SERVIZIO A FAVORE DEI CITTADINI, GLI STRUMENTI NECESSARI PER L'APPLICAZIONE DI UNA LEGGE, IL MINIMO ESSENZIALE PER PRESTARE ASSISTENZA A BAMBINI SPESSO OSTAGGIO DI SITUAZIONI CHE NON COMPRENDONO
ALCUNI MOMENTI DELLA MANIFESTAZIONE ...