del 31 ottobre 2000
CRONACA DI GORIZIA
Clandestini: va giù pesante il segretario nazionale del Sap dopo il caso di sospetta scabbia
«Il foglio di via? Al questore!»
«Messa a rischio la salute dei poliziotti e della cittadinanza»
Prosegue: «Domenica, fra i 150 clandestini fermati dai poliziotti, ve n’era uno che presentava diffuse lesioni cutanee e perciò veniva sottoposto a visita al Pronto soccorso, i cui medici certificavano il sospetto di scabbia ordinando il trasferimento al Centro infettivi della Maddalena di Trieste, in isolamento, ma anche il controllo di tutti gli operatori venuti a contatto col soggetto e la distruzione di abiti e divise indossati. La struttura sanitaria cittadina decideva, incredibilmente, di riversare sulla Polizia l’onere del suddetto trasferimento e stante ciò il questore, cosa ancor più incredibile, ’ordinava’ al proprio personale di accompagnare lo straniero con un’auto di servizio!
«Nelle ore successive - ricorda Maccari - tutto il resto del
gruppo di poveri disperati veniva licenziato dai controlli di polizia col
tradizionale bigliettino d’intimazione all’uscita dalla Stato che ne
legittima di fatto la temporanea libera circolazione. Ovviamente senza alcuna
verifica sanitaria. Solo la fortuna ha impedito che le conseguenze dell’episodio
risultassero catastrofiche, visto che gli specialisti di Trieste, diverse ore
dopo, sentenziavano la non pericolosità della patologia riscontrata all’extracomunitario.
E pensare che altri casi analoghi erano già stati risolti con questa clamorosa
e dannosa ’sufficienza’».
Si conclude la nota: «Abbiamo già denunciato numerose volte come questa
sconsiderata gestione del controllo degli immigrati esponga i poliziotti e tutta
la cittadinanza a un alto rischio sul piano della salute. Ma il questore non
solo ignora le proteste dei suoi dipendenti, anzi, li espone con sempre maggiore
pericolosità ai rischi di contagi. È inaccettabile lavorare in condizioni che
sono quelle di secoli passati o di paesi del Terzo mondo! Complimenti, signor
questore! Non sappiamo se definire il suo comportamento dispettoso o
irresponsabile, certamente meritevole di un gigantesco ’foglio di via’.
Glielo firmano la ragione, il diritto, la dignità e la volontà dei suoi
dipendenti, quelli che invece di tutelare espone sconsideratamente ad inutili
rischi».