del 31 ottobre 2000

 

CRONACA DI GORIZIA

 

Clandestini: va giù pesante il segretario nazionale del Sap dopo il caso di sospetta scabbia

«Il foglio di via? Al questore!»

«Messa a rischio la salute dei poliziotti e della cittadinanza»



Il Sindacato autonomo di polizia chiede le dimissioni del questore Umberto d’Acierno. Il «foglio di via» - firmato dal segretario nazionale del Sap Franco Maccari - viene proposto dopo il caso di sospetta scabbia verificatosi domenica tra i clandestini fermati in città. «Il questore - afferma Maccari - non solo non ci tutela, ma addirittura ci espone a inutili rischi. Gestisce il controllo degli immigrati in maniera sconsiderata, mettendo in pericolo la salute dei poliziotti e della cittadinanza di Gorizia».

Prosegue: «Domenica, fra i 150 clandestini fermati dai poliziotti, ve n’era uno che presentava diffuse lesioni cutanee e perciò veniva sottoposto a visita al Pronto soccorso, i cui medici certificavano il sospetto di scabbia ordinando il trasferimento al Centro infettivi della Maddalena di Trieste, in isolamento, ma anche il controllo di tutti gli operatori venuti a contatto col soggetto e la distruzione di abiti e divise indossati. La struttura sanitaria cittadina decideva, incredibilmente, di riversare sulla Polizia l’onere del suddetto trasferimento e stante ciò il questore, cosa ancor più incredibile, ’ordinava’ al proprio personale di accompagnare lo straniero con un’auto di servizio!

«Nelle ore successive - ricorda Maccari - tutto il resto del gruppo di poveri disperati veniva licenziato dai controlli di polizia col tradizionale bigliettino d’intimazione all’uscita dalla Stato che ne legittima di fatto la temporanea libera circolazione. Ovviamente senza alcuna verifica sanitaria. Solo la fortuna ha impedito che le conseguenze dell’episodio risultassero catastrofiche, visto che gli specialisti di Trieste, diverse ore dopo, sentenziavano la non pericolosità della patologia riscontrata all’extracomunitario. E pensare che altri casi analoghi erano già stati risolti con questa clamorosa e dannosa ’sufficienza’».
Si conclude la nota: «Abbiamo già denunciato numerose volte come questa sconsiderata gestione del controllo degli immigrati esponga i poliziotti e tutta la cittadinanza a un alto rischio sul piano della salute. Ma il questore non solo ignora le proteste dei suoi dipendenti, anzi, li espone con sempre maggiore pericolosità ai rischi di contagi. È inaccettabile lavorare in condizioni che sono quelle di secoli passati o di paesi del Terzo mondo! Complimenti, signor questore! Non sappiamo se definire il suo comportamento dispettoso o irresponsabile, certamente meritevole di un gigantesco ’foglio di via’. Glielo firmano la ragione, il diritto, la dignità e la volontà dei suoi dipendenti, quelli che invece di tutelare espone sconsideratamente ad inutili rischi».