del 31 gennaio 2001
CRONACA REGIONALE
Clandestini, il Viminale si «dimentica» Gorizia
Enzo Bianco: «Quel rapporto è di qualche tempo fa, l’attenzione del governo per la vostra regione è massima»
Sorge il dubbio: quanto vissuto dalla scorsa estate lungo il confine italo-sloveno è solo un’allucinazione collettiva? Eppure, a confrontare i dati in una «classifica» che nessuno vorrebbe mai compiere, anche l’emergenza isontina ha la consistenza. Se dal primo gennaio al 31 ottobre scorso in Puglia sono stati rintracciati circa 16 mila clandestini, nella sola fascia confinaria di Gorizia gli extracomunitari che hanno varcato Casa Rossa sono stati oltre 15 mila. Non solo: il Friuli-Venezia Giulia spicca per la maggior incidenza di stranieri sulla popolazione residente (con un 3.8% contro la media del 2.6%).
Emergenza fantasma quanto il confine fantasma? È lo stesso ministro dell’Interno, Enzo Bianco, a svelare l’enigma. «Quel dossier condensava gli interventi svolti temporalmente quando ancora ci trovavamo di fronte ad altre situazioni, ad altri flussi massicci d’immigrazione clandestina peraltro anche profondamente diversi da quelli che hanno interessato in questi mesi il Friuli - spiega il ministro -. Nel prossimo rapporto, quindi, speriamo di poter registrare e porre all’attenzione della comunità internazionale il lavoro e i successi che stiamo cercando di conseguire in Friuli-Venezia Giulia grazie anche, e lo voglio sottolineare e ribadire, alla sensibilità e alla collaborazione che alcune amministrazioni e molte comunità locali hanno offerto ai nostri uomini».
«Proprio attraverso il vostro giornale vorrei quindi
tranquillizzare i cittadini dell’intero Friuli-Venezia Giulia: - conclude il
ministro Bianco - l’attenzione del governo per questa regione è massima e
abbiamo inviato in questi mesi alcuni tra i nostri uomini più preparati per
affrontare concretamente le emergenze che si sono manifestate».
Appuntamento al prossimo dossier, dunque. Perché, come ha commentato anche il
sottosegretario all’Interno, Di Nardo, «i risultati ottenuti a Gorizia sono
un incoraggiamento ad andare avanti. Le pattuglie miste e l’ottimo lavoro dei
magistrati stanno dando risultati eccezionali che confermano la bontà dell’azione
di governo».
Roberta Missino
CRONACA DI GORIZIA
Il Sap torna alla carica: «Urge un reparto volo»
Per la segreteria provinciale di Gorizia del Sap (Sindacato autonomo di Polizia)
è necessaria «la costituzione di un reparto volo nel Friuli-Venezia Giulia per
le esigenze connesse a questi territori. Come chiediamo da tempo contestualmente
è urgente anche il potenziamento del Reparto volo di Venezia con la dotazione
di elicotteri adatti al volo notturno». La presa di posizione è strettamente
connessa all’uso degli elicotteri nell’ambito dell’operazione italo
slovena delle pattuglie miste per il controllo del confine allo scopo di
contenere il fenomeno dell’immigrazione clandestina.
«L’attuale servizio di vigilanza di parte del confine - afferma il Sap -
nonostante la professionalità degli specialisti e dei piloti impegnati, rimane
vincolato alla disponibilità e ai «prestiti» più o meno gratuiti di altri
reparti di volo. E’ pertanto urgente provvedere all’acquisto di altri
velivoli così da rendere maggiormente efficiente, sotto il profilo tecnico, il
Reparto volo di Venezia in prospettiva della costituzione di un analogo reparto
anche in questa regione».
Intanto proseguono, anche se centellinati, i rintracci degli immigrati clandestini. Quattro uomini turchi sono stati infatti fermati dalle Volanti che, dopo averli fotosegnalati, hanno richiesto e ottenuto la riammissione in Slovenia.