Nella sua recente visita, l’onorevole Giovanardi ha dichiarato che il fenomeno
dell’immigrazione clandestina a Gorizia è un problema nazionale, che ha di
fatto travolto la polizia. Da tempo il Sap andava affermando che vi era un
problema immigrazione mentre il questore ha continuato a minimizzarlo. Dalla
stanzetta piccola si è passati alla stanza grande, dalla stanza grande si
cercava di passare al garage, tutto nell’ambito della polizia. Il personale è
stato inviato ora in quell’ufficio e domani in quell’altro, ed è notizia di
oggi che tutto il personale della Questura concorrerà a trasmettere i
cartellini fotosegnaletici con la procedura "Afis" al ministero: un
solo computer, 12-15 minuti per cartellino per un numero di cartellini che
supera i novemila, su gran parte dei quali debbono ancora essere apposte le
foto. La procedura, poi, richiede una certa competenza che non può essere
assicurata da personale assegnato a caso. Ora, mentre il dottor d’Acierno
cronometra tutta l’attività di polizia, da tempo ha tolto il potere di firma
a tutti i dirigenti anche per le lettere interne, e ha trovato il tempo per
costituire una sezione che tratti il fenomeno dell’immigrazione clandestina
con due operatori della squadra mobile e due operatori dell’ufficio stranieri.
A prescindere che ad almeno la metà del personale la scelta
è stata imposta e quindi si trova a essere demotivato, resta da capire chi
svolgerebbe le indagini se dovesse emergere qualcosa, atteso che già oggi la
squadra mobile si trova in difficoltà e altro personale è stato ed è
aggregato a quell’ufficio. Una volta di più dobbiamo rilevare che anche la
costituzione di tale specie di pool si concretizzi, in buona sostanza, in un’operazione
di facciata.
Angelo Obit
segretario provinciale del Sap