del 8 novembre 2000
CRONACA DI GORIZIA
A causa del maltempo, invece, richiamato in città il prefetto: sfuma così il vertice con il ministro Bianco
Un dossier sull’emergenza clandestini
I centri di smistamento alla base di un incontro tra Sap e il sindaco Valenti
Un libro bianco sul caso Gorizia. Centodieci pagine da sfogliare, 110 pagine che
ripercorrono le tappe più significative, ma anche drammatiche, dell’emergenza
clandestini nell’Isontino. E’ il dossier che il Sap ha realizzato per
illustrare a politici e rappresentanti delle istituzioni che da Roma nei
prossimi giorni si recheranno in città - in primis i senatori leghisti Moro e
Bosco, ma anche il vice presidente di An alla Camera, Gasparri - per verificare
de visu l’emergenza extracomunitari. Dati, statistiche, ma anche articoli di
stampa per ripercorrere l’angosciante escalation che gli operatori di polizia
si trovano a fronteggiare alla Caserma Massarelli. Una copia del dossier è già
nelle mani del vicepresidente della Camera, Carlo Giovanardi, presente sabato in
città per un blitz alla Massarelli e lungo la fascia confinaria.
Summit in Comune Emergenza immigrati, che fare? E’ stato questo il tema di un
incontro che il sindaco di Gorizia, Gaetano Valenti, ha avuto ieri mattina con
il segretario provinciale del Sap, Angelo Obit, divenuto di fatto la voce
degli appartenenti alle forze dell'ordine sulle tematiche legate alla non
applicabilità della legge Turco-Napolitano. Obit ha illustrato al
sindaco Valenti le differenze operative, legislative e attuative che
caratterizzano i centri di accoglienza dai centri di temporanea accoglienza, ai
centri di smistamento recentemente proposti dal Sap nel corso della clamorosa
manifestazione durante la quale venne «impacchettato» il confine alla
Transalpina.
Vertice romano sfumato L’emergenza clandestini richiede, però, risposte istituzionali e politiche in sede centrale. Un’occasione per evidenziare il caso-Gorizia poteva giungere dal briefing indetto per ieri a Roma dal ministro dell’interno Bianco. Alla Scuola superiore della pubblica amministrazione si dovevano infatti ritrovare i 103 prefetti italiani per stabilire, assieme al capo della polizia Gianni De Gennaro e al capo della Criminalpol Antonio Manganelli, un miglior coordinamento tra centro e periferia proprio sul tema dell’immigrazione. Il prefetto di Gorizia, Bartolomeo Galdenzi, però, così come i «colleghi» del Friuli-Venezia Giulia ma anche di Liguria, Piemonte e Lombardia, da Roma sono stati richiamati in sede per affrontare un’altra emergenza, quella del maltempo. E’ così sfumata un’interessante opportunità per esortare provvedimenti sul caso-Gorizia.
Ancora clandestini... Anche ieri si è superata la soglia delle 100 unità. Dei 118 clandestini fe rmati, 77 erano iraniani, 17 turchi e 15 bengalesi. Secondo la polizia, il flusso sebbene consistente sarebbe stato ostacolato dal maltempo che ieri notte ha imperversato anche nell’Isontino.