del 7 novembre 2000

 

CRONACA DI GORIZIA

 

 

La visita a sorpresa effettuata sabato dal vicepresidente della Camera Giovanardi ha tramutato Gorizia in caso nazionale

Altri blitz da Roma per i clandestini

Alla Massarelli anche Moro (Comitato Schengen) e Gasparri. Ieri fermati in 100



Di blitz in blitz, l’emergenza clandestini a Gorizia sta diventando un caso nazionale. La verifica a sorpresa compiuta sabato pomeriggio dal vice presidente della Camera, Carlo Giovanardi, nella caserma Massarelli e lungo la fascia confinaria goriziana non avrà risolto le capacità di accoglienza della caserma di polizia ma ha avuto l’indubbia capacità di porre Gorizia all’attenzione dell’opinione pubblica e politica nazionale.
Così la notizia del rintraccio degli ultimi 100 clandestini raccolti in una Massarelli già al limite della capienza domenica ha conquistato il «prime time» nell’edizione delle 20 del Tg1 condotta da Lilli Gruber. Dodici ore dopo, una troupe era già in città per testimoniare un’emergenza che non riguarda solo le forze dell’ordine, ma anche l’ospedale e la stessa cittadinanza.

Ma il blitz di Giovanardi non sarà l’ultimo. Su interessamento del Sindacato autonomo di polizia - i cui segretari nazionale Franco Maccari e isontino Angelo Obit si stanno battendo per cercare una soluzione a un’emergenza che di giorno in giorno rischia di divenire esplosiva - nei prossimi giorni saranno nel capoluogo isontino i senatori leghisti Bosco e Moro, quest’ultimo in qualità di segretario del Comitato Schengen ed Europol. Non ancora confermata ufficialmente, invece, l’imminente presenza a Gorizia del vicepresidente del gruppo di An alla Camera, Maurizio Gasparri.
Ma l’emergenza clandestini è anche un problema umanitario. Sabato, così, la caserma Massarelli e gli uffici della polizia di frontiera, con le sue inumane condizioni di accoglienza cui sono costretti gli immigrati in attesa del fotosegnalamento e del provvedimento di espulsione, sono state visitate anche da alcuni responsabili della Caritas di Milano. A loro don Ruggero Dipiazza ha illustrato gli sforzi compiuti dalla Caritas goriziana, ogni giorno in prima linea nel tentativo di dare un primissimo aiuto concreto alle centinaia di uomini, donne e bambini che approdano in Italia.
Un flusso che non viene frenato neppure dalle disagevoli condizioni metereologiche. Così nelle ultime 24 ore altri 100 clandestini sono stati intercettati dopo aver attraversato il confine italo-sloveno. Il maltempo non ha frenato l’ingresso degli immigrati, ma ha reso più precarie le condizioni degli extracomunitari come nel caso di quattro ragazzi, tre bengalesi e un africano della Sierra Leone, fermati nei pressi della Transalpina. In varie operazioni, altri 21 clandestini, tra cui 15 iraniani, sono stati fermati in centro città dalla polfrontiera, mentre la guardia di finanza ha bloccato ulteriori 9 persone.