del 06 febbraio 2001

 

Il Sap denuncia: si fa troppa politica. Il sindacato di Polizia disapprova certe critiche alla visita di Gasparri.

Fermati altri 10 extracomunitari



«Quando il Sindacato autonomo di Polizia ha cominciato la campagna denominata "Confine invisibile", la nostra intenzione era quella di denunciare la condizione insostenibile vissuta dagli operatori di polizia di Gorizia lasciati soli ad affrontare un’emergenza nazionale quale quella dell’immigrazione clandestina. Abbiamo così usufruito di palcoscenici non soliti, almeno per noi, che ci hanno portato sulle principali testate giornalistiche e televisive italiane e, in qualche caso, anche estere».

Comincia così una nota che il Sap ha inviato alla stampa per commentare la recente visita del deputato di Alleanza nazionale Maurizio Gasparri a Gorizia e sul confine italo-sloveno.
In particolare, il sindacato si sofferma sull’episodio dello sconfinamento, messo in atto dallo stesso esponente di An, e che è stato stigmatizzato da altri uomini politici (vedi il ds Di Bisceglie) e organizzazioni sindacali di Polizia. Nella nota si legge: «In questi ultimi giorni, in occasione della visita dell’onorevole Gasparri, un elicottero passato velocemente e talmente in alto da essere notato con difficoltà, a più di due chilometri di distanza, è diventato un aeromobile in continuo movimento rotatorio che andava e tornava e che avrebbe allertato una pantera della Polizia di Stato, per la cronaca una Fiat Uno, che si trovava a passare mentre tutti si stavano tranquillamente allontanando e i cui colleghi si trovano oggi a giustificare di non avere segnalato quello che non hanno visto».

«A nulla – a detta del Sap – è valsa la tranquillità con la quale è trascorsa la mezz’ora precedente e durante la quale è stata visitata larga parte del confine, dal muro perimetrale della caserma Massarelli al valico di seconda categoria. La sosta di un nutrito gruppo di persone e relative autovetture è rimasta inosservata. Il fatto che al termine del giro sia stata incrociata una autovettura della Polizia di Stato – continua la nota – è bastato per innalzare la polemica e per far affermare a un altro sindacato di Polizia che quella pattuglia era addirittura una pattuglia mista italo-slovena, organizzata dal ministro Bianco a dimostrazione dell’efficienza dei servizi predisposti. Questi fatti ci hanno fatto comprendere quanto lo scenario oggi sia diventato squisitamente politico, ove la realtà viene mutata a seconda delle convenienze». E così la segreteria provinciale ha deciso di astenersi da ulteriori iniziative o dalla partecipazione a convegni e dibattiti che possano assumere una connotazione politica sino a campagna elettorale ultimata.

E intanto, dopo l’ultimo week-end, si è di nuovo ridimensionato il flusso di clandestini che entrano in Italia passando a piedi il confine italo-sloveno, in territorio goriziano. L’altra notte la Polizia di frontiera ha intercettato dieci extracomunitari che avevano varcato illegalmente la frontiera: tra loro, anche due donne e un bambino. Si tratta di sei cittadini bengalesi, tre iraniani e un indiano. I clandestini, in attesa del disbrigo delle formalità all’Ufficio stranieri della Questura per l’identificazione e la fotosegnalazione, sono stati ospitati e rifocillati nella caserma "Massarelli" della Polizia di Stato, adiacente al valico internazionale della Casa rossa. Successivamente, i dieci immigrati sono stati raggiunti dal decreto di espulsione al quale, così come prevede la legge, dovranno ottemperare entro quindici giorni.