del 03 gennaio 2001

 

CRONACA DI GORIZIA

 

IMMIGRAZIONE. Il decreto del ministro Bianco sarà trasmesso alla Prefettura soltanto la prossima settimana

Centro clandestini pronto a fine mese

Avviati i lavori, saranno sufficienti 15 giorni per sistemare l’ex caserma Polonio a Gradisca


di FLAVIO NANUT

L’ex caserma "Ugo Polonio" di Gradisca si trasformerà in centro di accoglienza per clandestini alla fine del mese. Questo perché il decreto firmato dal ministro dell’interno, Enzo Bianco, alla fine di dicembre, sarà trasmesso alla Prefettura di Gorizia e al Comune di Gradisca soltanto la prossima settimana, in ossequio a un iter complesso che ha reso necessario il placet di tre ministeri, oltre a quello dell’interno.

Una volta ricevuto il testo, la Prefettura si attiverà per dare inizio ai lavori di sistemazione dell’ex struttura militare per i quali, come più volte accennato, dovrebbero bastare quindici giorni.

È stato l’onorevole Prestamburgo a interessarsi personalmente della vicenda interpellando, nella mattinata di ieri, il prefetto Bonifacio, braccio destro di Bianco. «Il decreto – ha spiegato il parlamentare isontino – sarà trasmesso a Gorizia fra il 10 e il 15. La burocrazia esige i suoi tempi». E, sempre ieri, il sindaco di Gradisca, Gianni Fabris, ha telefonato al prefetto per avere lumi in merito. Fabris ha già dichiarato che, quando il decreto sarà sul suo tavolo, convocherà una seduta straordinaria del consiglio comunale e un’assemblea pubblica per spiegare ai cittadini cosa comporterà l’insediamento del centro. In attesa, come lo stesso primo cittadino si è sempre preoccupato di sottolineare, di ricevere da Roma assicurazioni sul numero di agenti chiamati a garantire la sicurezza degli ospiti della struttura ma anche degli stessi gradiscani.

La "Polonio" necessita di interventi di allacciamento alle reti dell’acqua, del gas e del telefono, oltre che di una sistemazione delle cinque palazzine destinate a ospitare gli extracomunitari intercettati dalle forze dell’ordine. Ma, come anticipato, dovrebbe essere operativa soltanto a fine gennaio e non a partire da domenica prossima, come forse si sperava, visto che da quel giorno a pattugliare la frontiera saranno pattuglie miste italo-slovene così come annunciato dal ministro Bianco nella sua recente visita a Gorizia.

Nulla si sa, invece, su un secondo centro, questa volta di temporanea permanenza, che dovrebbe sorgere in provincia. Molto dipenderà proprio dall’esito dell’esperimento delle pattuglie miste: se il flusso di clandestini dovesse subire un rallentamento, forse la struttura non si renderebbe necessaria. Altrimenti...